Discriminazione nell’uso della lingua tedesca in Alto Adige denuncia Atz Tammerle

Chi non rispetta la legge va punito, escluso chi intacca le fondamenta dell’autonomia sudtirolese – afferma sconsolata la consigliera provinciale della Süd-Tiroler Freiheit, Myriam Atz Tammerle, la quale denuncia che negli ultimi tre anni ben 71 casi di violazione dell’uso obbligatorio del bilinguismo sono stati denunciati al locale Commissariato del Governo. Secondo la Consigliera sarebbero pochissimi i casi segnalati all’Autorità costituita rispetto a quelli realmente verificatisi. Quasi sempre – sostiene Atz Tammerle – si tratterebbe di violazioni dell’uso della lingua tedesca.
La Consigliera in una nota al nostro giornale fa sapere che gli esponenti del suo partito avevano chiesto quante sanzioni fossero state emesse in merito alle violazioni segnalate. In nessuno dei 71 casi denunciati – sottolinea Atz Tammerle – il Commissariato avrebbe emesso provvedimenti, perché da parte dell’Ente competente si preferirebbe sensibilizzare piuttosto che punire. La Consigliera della Süd-Tiroler Freiheit considera l’atteggiamento dei rappresentanti del Governo un’autentica “presa in giro”, giacché negli anni al suo partito di appartenenza sono stati segnalati centinaia di casi di violazioni, sia negli ospedali, negli uffici postali e da parte delle forze dell’ordine.
Atz Tammerle stigmatizza il fatto che nonostante il Secondo Stato di Autonomia sia in vigore da 50 anni e da 34 il decreto sull’obbligo del bilinguismo, a oggi l’Autorità costituita non abbia mai emesso neanche una sanzione per violazioni dell’uso del bilinguismo. Anzi, afferma la Consigliera, quelle aziende presso le quali i prodotti non riportano le etichette anche in lingua italiana, vengono regolarmente sanzionate, cosa che non è mai avvenuta per la lingua tedesca.
Atz Tammerle tuona con il dito puntato per affermare che considerando la situazione, evidentemente al Commissario del Governo la lingua tedesca non interessa, chiede pertanto maggiore equità per superare le discriminazioni in atto.

Foto, Myriam Atz Tammerle