Oltre che per il marmo, la cittadina della media Val Venosta, è famosa per la sua produzione di albicocche, tanto che durante l’estate viene organizzata una festa denominata “marmo e albicocche” (Marmor und Marillen) della durata di alcuni giorni, capace di attirare molti turisti. Caratteristica è la ferrovia marmifera di Lasa che porta in cima alle miniere. Qui è possibile fare passeggiate fino alla Punta Lasa a 3000 metri, gite in bici lungo gli innumerevoli sentieri nei dintorni, oppure voli in deltaplano per ammirare la Val Venosta dall’alto. E chi fosse alla ricerca di maggior quiete, può passeggiare lungo il sentiero della meditazione ed ammirare le sculture in legno. Un consiglio: una gita lungo la strada panoramica che passa per Allitz (con una sosta al Sonneck!) ed una visita alla piccola chiesa dedicata a San Sisinius!.Comunque, d’estate vale sempre la pena di fare un’escursione, in mezzo a questi fitti boschi verdi, prati in fiore e laghi cristallini. Meglio ancora se ci porta attraverso uno dei numerosi parchi naturali altoatesini, dove l’ecosistema e la natura sono tutelati e pertanto del tutto incontaminati. Nelle vicinanze dei parchi spesso ci aspettano un numero di centri visite, dove si possono richiedere informazioni su fauna e flora delle singole aree. Una maschera carnevalesca molto particolare di queste zone è il Kasperle. È un tipo piuttosto ingenuo che si dà arie da uomo colto. Fu inventato da Papa Schmid che girava queste valli con il suo burattino per far divertire la gente delle diverse località. È raffigurato con le gote rosse e un lungo naso che propende verso il basso. È piuttosto tirato con le spese e cerca di risparmiare come può. Da buon montanaro non ama la città, soprattutto perché, quando è costretto ad andarci, viene investito da una serie di guai. Ovviamente, dato che siamo in mezzo alle Alpi della alta Val Venosta, si tratta di un montanaro.