Qual è la maschera di Bolzano, somma di quelle personali e sintesi delle molteplici espressioni della città?
Da questa domanda parte il progetto “La maschera di Bolzano”, un’iniziativa a cura di Cooperativa 19, in collaborazione con Teatro Cristallo e Cristallo Young e con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali, al Tempo Libero e allo Sport del Comune di Bolzano e dell’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Bolzano. Alla base il progetto innovativo e aperto alla cittadinanza che mira alla produzione di una maschera della città di Bolzano entro il Carnevale 2023. Per farlo si comincia dai cittadini, grandi e piccoli, attraverso un programma di iniziative nate dalla riflessione sulle tradizioni e le leggende popolari di tutta la provincia. Saranno individuati in tal modo suggestioni e stimoli che permettano di definire i caratteri della maschera di Bolzano.
Dopo la prima iniziativa, in piazza Matteotti, il primo marzo, in occasione del carnevale con lo spettacolo di burattini del pluripremiato artista Gigio Brunello, si prosegue con l’attività dei laboratori che coinvolgeranno durante l’anno diverse fasce di età. Primo appuntamento sarà il 13 e 14 aprile al Cristallo Young (via Dalmazia 30) con “Ti conosco mascherina?” laboratorio creativo sulla maschera per bambini dagli 8 ai 10 anni a cura del Museo internazionale della Maschera Sartori. Durante un laboratorio di tre ore è prevista l’illustrazione di una piccola raccolta di maschere dei Sartori, i bambini e le bambine impareranno poi, attraverso il gioco teatrale, le espressioni tipiche delle maschere e ne costruiranno una con diversi materiali e colori
Il Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori assieme al Centro Maschere e Strutture Gestuali è stato scelto come partner del progetto “La maschera di Bolzano” per quanto riguarda i laboratori e sarà poi la l’ente che si occuperà della realizzazione della maschera vera e propria della città di Bolzano, grazie alla sua esperienza pluriennale nel campo. L’arte della creazione e costruzione della Maschera teatrale de i Sartori risale infatti alla fine degli anni ’30, ad opera dello scultore Amleto Sartori (1915 – 1962) che a partire dal 1945, in un intenso momento di recupero culturale dedica oltre quindici anni della propria creatività allo studio e riesumazione della maschera della Commedia dell’Arte, con i suoi personaggi tipici e tecniche di costruzione in cuoio, perdute fin dalla metà del ‘700. Questo lavoro creativo viene poi continuato dal figlio Donato. Nel 1979 viene fondato Il Centro Maschere e Strutture Gestuali, diretto da Sarah Sartori, figlia di Donato, Il CMSG è costituito come gruppo di ricerca pluridisciplinare che si impegna nello studio dei vari aspetti etnologici, antropologici e spettacolari che coinvolgono la realtà della maschera
Il Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori è un museo moderno, di sperimentazione, unico al mondo, con materiali da vedere e da usare, aperto ai giovani che vogliono imparare l’arte della maschera ma anche agli studiosi desiderosi di confrontarsi su questo tema. I Progetti Speciali del Museo e del Centro sono diretti da Walter Valeri.
Tutti gli appuntamenti con orari e modalità di partecipazione saranno indicati fase per fase sul sito www.lamascheradibolzano.com e sulle pagine social dedicate al progetto.
Foto. Realizzazione “Maschera di Bolzano /C Cooperativa 19
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