“La bisbetica domata” va in scena a Merano e Brunico

Andrea Pennacchi riscrive “La bisbetica domata”, celebre testo di William Shakespeare con il suo stile graffiante e pungente e trasla la storia dei due giovani amanti Petruccio e Caterina dalla Padova di fine Cinquecento a quella degli anni ’90 del Novecento. La commedia diretta da Silvia Paoli e prodotta dallo Stabile del Veneto e dal Teatro Bresci è presentata nella stagione dello Stabile al Puccini di Merano sabato 5 marzo e mercoledì 9 marzo all’Haus Michael Pacher di Brunico sempre alle 20.30.

Pennacchi ambienta le vicende dei due innamorati nella provincia italiana, quella della fabbrica, del duro lavoro, del padre fiero della figlia mansueta e che vorrebbe liberarsi di quella problematica, del commerciante che tratta i sentimenti come fossero merce da piazzare. In questo contesto, in un decennio di forte cambiamento degli equilibri internazionali, politici, sociali, si delinea la storia d’amore tra due ragazzi che cercano il proprio spazio in una società in cui non si riconoscono, fatta di patriarcato, maschilismo e violenza domestica. In scena Anna Tringali interpreta Caterina, Giacomo Rossetto è Petruccio e Massimiliano Mastroeni tutti gli altri personaggi della commedia.

«Nel testo c’è senz’altro amore, ci sono sincerità e fragilità, ci sono due ragazzi problematici che si incontrano e cominciano una storia a modo loro, cercando uno spazio in una società in cui non si riconoscono» spiega la regista Paoli «Il problema non sono Petruccio e Caterina, ma il contesto in cui vivono che non è purtroppo lontano da quello di oggi, se dimentichiamo le forme e pensiamo alla sostanza. Il nostro spettacolo è ambientato negli anni ’90, che credo siano stati uno spartiacque fondamentale fra come eravamo e come siamo adesso. Io non vedo bisbetiche. Vedo crisi d’identità, vedo famiglie disfunzionali e uomini che devono dimostrare di avere la situazione in pugno. Vedo tutto quello che ancora, faticosamente, cerchiamo di cambiare». Le scene sono di Andrea Belli, i costumi di Valeria Donata Bettella e il disegno luci di Andrea Patron. «La famosa commedia ambientata a Padova, ammettiamolo, presenta per un pubblico contemporaneo parecchi aspetti problematici: patriarcato, maschilismo, violenza domestica, sembrano renderla indigeribile, a meno che non la si contestualizzi storicamente» scrive Pennacchi, autore e attore per il cinema e il teatro, protagonista nelle vesti de “Il Pojana” di numerosi interventi al fulmicotone per la trasmissione Propagandalive su La7. «Questi però sono falsi problemi: le commedie di Shakespeare non sono solo ‘divertenti’, ma rimandano a un regno della libertà al di là del mondo in cui viviamo, e dobbiamo accettare “la bisbetica domata” per come la intendeva il suo autore (il quale, peraltro, sembra sempre preferire i personaggi femminili a quelli maschili). Si tratta di una commedia romantica sviluppata a partire da un nucleo fiabesco, con un lieto fine, e non di un dramma sull’oppressione e la violenza domestica, questi aspetti ci sono certamente, ma non nel rapporto tra Petruccio e Caterina».

I biglietti per gli spettacoli di Merano e Brunico sono acquistabili on-line sul sito www.teatro-bolzano.it e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo nei luoghi di rappresentazione.