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Caro energia e impianti fotovoltaici, si rivedano i criteri per l’accesso ai contributi, chiede CNA SHV Alto Adige

1 Febbraio 2022

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Caro energia e impianti fotovoltaici, si rivedano i criteri per l’accesso ai contributi, chiede CNA SHV Alto Adige

Il direttore Gianni Sarti: “Bene puntare sulle fonti rinnovabili, ma serve una revisione. Ora previsti contributi con criteri impegnativi solo per l’installazione di pompe di calore con impianti fotovoltaici. Mancano incentivi per gli impianti per la produzione di energia elettrica.”

Cristiano Cantisani, titolare della ditta di cablaggi e fibre ottiche Quickcom e vicepresidente di CNA-SHV Alto Adige, deve fare i conti, come tanti altri imprenditori, con la grande crisi energetica di questo inizio 2022, che vede rincari spesso insostenibili per le aziende. La sua bolletta è salita del 35 %. Il caro energia è stato al centro della riunione di presidenza CNA-SHV Alto Adige di lunedì sera. Pensando ad una soluzione a lungo termine, che vada ben oltre le misure tampone proposte dal Governo, Cantisani ha deciso di prendere in considerazione l’installazione sul tetto della propria azienda di pannelli fotovoltaici. Quello contro il quale si è scontrato, però, è un muro. “Da più parti – commenta il direttore di CNA-SHV Alto Adige e referente per il Trentino Alto Adige del Consorzio APE (Aziende Per l’Energia) Gianni Sarti – nelle ultime settimane sono arrivate le dichiarazioni che l’unico modo per abbattere i costi energetici è quello di puntare sulle fonti rinnovabili. Lo dicono i nostri esperti del Consorzio APE, lo ha dichiarato anche il direttore dell’Istituto Energie Rinnovabili dell’Eurac Wolfram Sparber”. La Provincia ha da poco riaperto i termini per ottenere i contributi per l’installazione di impianti fotovoltaici da parte delle imprese. Le istanze sono da presentare entro il 31 maggio. “I punti critici sono diversi. – prosegue Sarti – Le nostre aziende possono accedere infatti all’installazione di pompe di calore con impianti fotovoltaici. I requisiti sono però restrittivi: ad intervento ultimato l’edificio deve ottenere la certificazione CasaClima almeno Classe B e non sono previsti contributi per quegli edifici che si trovano in un’area servita da un impianto di teleriscaldamento. Non esistono invece contributi per le aziende che intendono installare impianti fotovoltaici con il fine unico di produrre energia elettrica. Crediamo – conclude Sarti – sia giunto il momento di rivedere questa impostazione”. “In questa fase delicata – commenta infine il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati – è importante incentivare le piccole e medie imprese del nostro territorio a investire sulle fonti rinnovabili con il duplice beneficio per le aziende sui costi energetici e per la collettività intera sul fronte della tutela dell’ambiente”.

Foto. Gianni Sarti, direttore CNA-SHV Alto Adige