Coronavirus, il 10 % del personale delle imprese in quarantena, servizi e consegne a rischio

Attualmente sono oltre 15.000 le persone in quarantena o isolamento domiciliare in Alto Adige. A causa della particolare aggressività della variante Omicron, il numero è esploso nei giorni scorsi. Oggi, 11 gennaio, l’Azienda Sanitaria ha comunicato che sono stati registrati più di 3.000 nuovi casi positivi in un solo giorno. A causa dell’obbligo vaccinale per le persone con più di 50 anni verranno probabilmente a mancare ulteriori collaboratori. S ono infatti circa 18.000 le persone in questa fascia di età a non essere né vaccinate né guarite. Considerando che gli occupati complessivi in Alto Adige sono circa 260.000, nelle imprese si ipotizza un tasso di assenza di almeno il 10 per cento.
“Ci sono casi in cui interi reparti sono stati messi fuori gioco oppure in cui è stato colpito personale che ricopre posizioni chiavi. In queste situazioni non è facile riuscire a garantire produzione e servizi e a rispettare tempi di consegna spesso molto stretti. Le nostre imprese assieme alle loro collaboratrici e ai loro collaboratori stanno facendo un grandissimo lavoro in un momento particolarmente complicato. A loro va il nostro ringraziamento, come anche al personale dei diversi servizi pubblici strategici, a partire dalla sanità”, afferma il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Heiner Oberrauch.
Nonostante tutti gli sforzi, in alcuni casi la grave carenza di personale comporterà inevitabilmente problemi nelle consegne. “Così come avviene anche in altri ambiti della vita pubblica, la mancanza di personale costringerà molte imprese a concentrarsi sulle attività essenziali e più urgenti. In questo momento siamo chiamati tutti a un comportamento all’insegna della correttezza e dei buoni rapporti. Chiediamo alla popolazione, ai clienti e a tutti i partner commerciali di essere comprensivi in questi casi di difficoltà. Allo stesso tempo, facciamo appello a tutte le altoatesine e a tutti gli altoatesini, affinché rispettino le regole di prevenzione e si vaccinino il prima possibile per non peggiorare questa situazione”, così Oberrauch.

In foto, Heiner Oberrauch

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