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FESTIVAL DI MUSICA CONTEMPORANEA, il Trio dei Virtuosi Italiani al Monteverdi con opere di autori altoatesini

28 Ottobre 2021

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FESTIVAL DI MUSICA CONTEMPORANEA, il Trio dei Virtuosi Italiani al Monteverdi con opere di autori altoatesini

È di nuovo il momento di fermarsi ed ascoltare la musica prodotta ed eseguita in Alto Adige. Partiture a chilometro zero per il FESTIVAL DI MUSICA CONTEMPORANEA DI BOLZANO che giunto alla sua 47° edizione richiama nuovamente l’attenzione sulla fervente attività creativa, spesso trascurata, dei compositori locali.

Il 31 ottobre alle ore 11.00 presso il Conservatorio Monteverdi si terrà il secondo appuntamento della rassegna, un concerto monografico dedicato al trio per pianoforte.

Il trio per pianoforte, violino e violoncello è una delle forme più classiche della musica da camera dalla fine del Settecento in poi. Lo troviamo nei cartelloni della maggior parte delle stagioni musicali e gode di un repertorio vasto che abbraccia più di duecento anni di storia musicale. Ebbe fortuna perché si adattava ai salotti ed era ideale per riprodurre celebri opere in versione domestica nelle trascrizioni degli stessi autori. Violino e violoncello rafforzavano rispettivamente la linea melodica ed il basso, in un momento in cui il suono del pianoforte era ancora piuttosto rarefatto e slegato, per prendere poi con il tempo uno spazio sempre maggiore nell’economia della composizione e dialogare davvero alla pari con il pianoforte.

Ma come suona un trio per pianoforte nel 2021? Non ascolteremo in questo programma Mozart, Beethoven o Schumann, né tantomeno Tchaikovsky o Dvorak, bensì i compositori che popolano il nostro presente e il nostro territorio, con le loro partiture dedicate a questa formazione: sono Hubert Stuppner, Marcello Fera, Mathias Johannes Schmidhammer e Manuela Kerer.

A farsi interprete di queste opere di nuova musica sarà il Trio dei Virtuosi Italiani con Alberto Martini al violino, Leonardo Sapere al violoncello e Andrea Dindo al pianoforte.

Si comincia con Mathias Johannes Schmidhammer e i suoi Drei Stücke für Klaviertrio. Questa partitura ha visto la luce nel contesto di una residenza artistica ed è stata premiata nel 2014 dal Concorso Joseph Haydn dell’Università di Vienna, nonché pubblicata dall’editore Doblinger.

Il trio del compositore Hubert Stuppner Tanzsuite Nr. I für Klaviertrio reca il provocatorio sottotitolo Cabaret Voltaire 1916. Un riferimento agli eventi organizzati nel famoso circolo fondato da Hugo Ball ed Emmy Hennings a Zurigo e dallo scandalo che suscitarono nella società ben pensante le performance di musica e arte d’avanguardia. Allo stesso modo questa partitura nacque all’inizio della storia del Festival di Musica Contemporanea, all’epoca visto con sospetto a Bolzano dai circoli conservatori.

Tres è invece il trio di Marcello Fera, compositore di origine ligure, composto nel 2011 proprio su commissione del festival. Fera usa per descriverlo le parole della poetessa altoatesina Roberta Dapunt: “Tres è il mare che confina con la montagna, competono i due elementi in sfrenata comparazione. Destinati a non potersi eludere l’uno dall’altro. Eppure distinta la loro tempra, la fermezza della loro dichiarazione all’esistenza. E’ simmetria, armonia che abbraccia a volte, solo a volte la tenerezza. Mentre uno consuma l’altro, pigliandosi in violenta passione, l’onda e la roccia lasceranno solamente l’evidenza della loro natura […]”.

L’ultima partitura in programma è Mare bianco, di Manuela Kerer. Commissionata dall’Haydn Trio per l’omonimo festival di Eisenstadt; descrive onomatopeicamente le forme gelate dell’inverno assumendole come metafore per la pace e la solitudine invernale.

L’ingresso al concerto è consentito nel rispetto delle misure vigenti in materia di sicurezza.

Foto, Marcello Fera/c-Georg Tappeiner