Bolzano. La tassa sugli appartamenti sfitti non sia un capestro, così Paul Köllensperger

L’aumento dell’imposta municipale sugli immobili (Imi) deve essere ripensata, ciò in buona sostanza è l’opinione dei membri Team K. Per questo motivo hanno presentato in Consiglio provinciale proposte per venire incontro ai proprietari di appartamenti sfitti. “L’idea di fondo di imporre una tassa più alta sugli appartamenti lasciati sfitti per motivi speculativi è condivisibile, ma è importante evitare di penalizzare le famiglie che hanno comprato un secondo appartamento per i loro figli con i risparmi di una vita”, sostiene Paul Köllensperger. Ecco perché è necessario pensare ad altri criteri, che devono essere regolamentati dai Comuni o dalla legge stessa. La proposta è motivata dal fatto che i proprietari che non sono stati in grado di trovare inquilini nonostante la loro intenzione di affittare non devono essere penalizzati.
Il Team K ha quindi depositato una serie di emendamenti alla legge in questione. Le famiglie con bambini andrebbero esentate dall’aumento della tassa per cinque anni; l’aliquota dell’Imi andrebbe aumentata gradualmente dello 0.5% ogni sei mesi e non in una sola battuta; andrebbero esentati dal pagamento anche i proprietari che hanno espresso la loro disponibilità ad affittare il loro appartamento mettendolo a disposizione dell’Ipes entro sei mesi dalla fine dell’ultimo contratto di affitto.
Già nel 2020 il Team K aveva presentato una mozione sul tema in Consiglio provinciale. Questa prevedeva che l’Ipes giocasse un ruolo nella riduzione dello sfitto assumendo il ruolo di partner contrattuale dei proprietari di appartamenti, garantendo la riscossione dell’affitto e l’integrità dell’immobile, e mettendo poi questi spazi residenziali a disposizione del mercato dell’affitto sociale. Due piccioni con una fava insomma. Se implementata, la proposta sarebbe stata molto più efficiente dei sussidi per l’affitto: i proprietari potrebbero contare su un pagatore sicuro, gli inquilini avrebbero un alloggio e le liste di attesa dell’Ipes si accorcerebbero. Ma la mozione è stata bocciata.
Ritiene inoltre Maria Elisabeth Rieder che deve essere trovata urgentemente una soluzione per ridurre i costi della casa in Alto Adige a livelli sopportabili. In modo particolare dovrebbero essere agevolati i prezzi degli alloggi per i residenti

Foto, Paul Köllensperger e Maria Elisabeth Rieder

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