Ricollocazione di Oetzi. Benko non molla il Virgolo, anzi rilancia

Nonostante lo studio dei siti adeguati per la ricollocazione di Ötzi avesse individuato ben due siti in centro storico, la società Signa del magnate austriaco Rene Benko rilancia e raddoppia.
Ieri il rappresentante bolzanino della Signa Heinz Peter Hager ha presentato un progetto che prevede sul Virgolo la realizzazione di un polo culturale che comprende, oltre al museo archeologico con Oetzi, la ricollocazione del Museo di scienze naturali divenuto ormai insufficiente e un nuovo Auditorium per la musica. Il nuovo polo culturale verrebbe raggiunto in poco più di un minuto con un’ovovia in partenza da Piazza Verdi.

“Dopo anni di lavoro – ha detto ha detto Hager nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto – abbiamo sviluppato un progetto che renderà aree private nuovamente fruibili al pubblico, eliminerà diversi problemi che sono rimasti irrisolti dalle amministrazioni pubbliche da anni e allo stesso tempo non graverà sul bilancio pubblico. Trasformeremo il Virgolo in un ambiente attraente per i cittadini, che, allo stesso tempo, diventerà un fiore all’occhiello di attrattiva internazionale per tutta la Provincia”.

L’estate del 2026 è stata indicata dal rappresentante della Signa come la data probabile dell’apertura della struttura. Signa è disposta a investire circa 170 milioni di euro per il Virgolo (di cui circa 130 milioni sono destinati alle strutture culturali, circa 40 milioni all’ovovia, e agli esercizi di ristorazione.) derivanti da fonti esclusivamente private. In questa maniera si realizzano strutture utilizzabili pubblicamente sin da subito:

“Per quanto riguarda i musei, si tratta di strutture che sono di competenza provinciale; in quanto tali, assieme ad Oetzi ed a tutte le altre opere esposte, essi continueranno ad essere di proprietà pubblica e pertanto manterranno tutte le competenze in materia di tariffazione dei biglietti”, così Hager.

Allo scadere della concessione – della durata di 50 anni – gli edifici passeranno in mano alla Provincia, mentre continueranno ad essere gestiti da Signa la ristorazione, i negozi e la funivia .

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