Green Pass: presentato il ricorso per conflitto di attribuzioni alla Corte Costituzionale

La notizia è degli ultimi minuti: l’avvocato Daniele Granara ha presentato, nella giornata di ieri, un ricorso per conflitto di attribuzioni innanzi alla Corte Costituzionale, in relazione alla conversione in legge del D.L. 6 agosto 2021, n. 111 (il link: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/08/06/21G00125/sg), all’esito della proposizione da parte del Governo di questione di fiducia. Avvocato cassazionista, amministrativista e costituzionalista, Daniele Granara è professore aggregato all’Università degli Studi di Genova e docente all’Università “Carlo Bo” di Urbino. “Il ricorso -comunica il legale- è stato proposto contro la Camera dei Deputati, in persona del Presidente in carica, il Senato della Repubblica, in persona del Presidente in carica, le Commissioni permanenti delle due Camere che hanno svolto l’istruttoria, il Governo e il Presidente della Repubblica, per la declaratoria della menomazione della attribuzione dei cittadini sottoscrittori la petizione ex art. 50 Cost. depositata alle Camere il 1° settembre 2021, consistente nel potere dello Stato Comunità, qui integrato dall’esercizio di un diritto di petizione costituzionalmente perimetrato dall’art. 50 Cost. (l’approfondimento sulla petizione depositata alle Camere: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/09/petizione-alle-camere-contro-il-green-pass-a-scuola-109-pagine-di-scienza-e-diritto/), in relazione all’esercizio della potestà legislativa delle Camere e qualificato dal “comune interesse” che unisce i sottoscrittori della petizione medesima, in ragione della mancata valutazione della comune necessità rappresentata dai sottoscrittori da parte, rispettivamente, del Governo con l’apposizione della questione di fiducia, del Presidente della Repubblica in sede di emanazione del decreto legge e di promulgazione della legge di conversione, delle 1° e 12° Commissione permanente della Camera dei Deputati e della 1° e 10° Commissione permanente del Senato in sede istruttoria, della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica in sede di approvazione della legge di conversione”. Il professor Granara aveva infatti preannunciato che, qualora la petizione alle Camere non avesse sortito gli esiti sperati, avrebbe sollevato il conflitto di attribuzioni alla Corte. Il docente auspica quindi “che la Corte Costituzionale possa, in relazione alla pluralità delle violazioni della Costituzione e del Diritto europeo (e segnatamente del Regolamento UE 2021/953 del Parlamento europeo), sollecitamente ristabilire la legalità costituzionale e ripristinare l’esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali”.

Foto, Daniele Granara

Francesco Servadio

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