ESCLUSIVO. La verità sulle cure: parla il dottor Pierre Kory

“Stiamo attraversando un periodo tragico, caratterizzato da una continua propaganda, che distorce la realtà. Penso sia un tragico errore il fatto che non stiamo adottando trattamenti precoci. Le cure contro il virus funzionano e vanno somministrate”. La denuncia parte dal dottor Pierre Kory, specialista in Pulmonary and Critical Care (pneumologia e terapia intensiva), nonché presidente della Frontline COVID-19 Critical Care Alliance (FLCCC Alliance) (il link ufficiale: https://covid19criticalcare.com/). Già professore associato di Clinical Medicine all’Ichan School of Medicine di Mount Sinai, a New York e di Clinical Health Scientist alla Track University of Wisconsin School of Medicine and Public Health di Madison (Wisconsin), Pierre Kory è uno dei fautori dei protocolli di cura precoce contro il Covid, quali I-MASK+ Prevention & Early Outpatient Treatment Protocol for COVID-19 (il collegamento alla pagina ufficiale: https://covid19criticalcare.com/covid-19-protocols/i-mask-plus-protocol/). Il medico newyorkese è balzato agli onori della cronaca in quanto sostenitore dell’efficacia dell’ivermectina, prescritto contro il Covid in modalità off-label. Nonostante la moltitudine di studi ne confermi i benefici (la fonte ufficiale: https://ivmmeta.com/), il farmaco, che costa pochi euro, è tuttora messo al bando da enti regolatori e buona parte della comunità scientifica. Nel 2015 gli scopritori dell’ivermectina, William C. Campbell e Satoshi Ōmura, sono stati insigniti del Premio Nobel: il farmaco si è rivelato efficace contro le parassitosi ed è stato inserito nella lista dei farmaci essenziali dall’Oms, al pari dell’idrossiclorochina (altro medicinale sotto “accusa”). L’ivermectina possiede inoltre notevoli proprietà antivirali. Proprietà che sono state dimostrate e brevettate nel 2009 da un gruppo di ricercatori italiani, condotti dalla prima ricercatrice del CNR, la dottoressa Eloise Mastrangelo (la nostra intervista: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/06/esclusivo-covid-e-cure-la-ricercatrice-eloise-mastrangelo-i-nostri-studi-sullivermectina/). Unitamente al suo staff, la dottoressa Mastrangelo è stata la prima scienziata del mondo ad avere scoperto la capacità dell’ivermectina di inibire la replicazione dei virus a RNA. Oltre ad avere curato in prima linea i suoi pazienti, il dottor Kory è stato autore e coautore di ricerche e studi di livello internazionale, quali Review of the Emerging Evidence Demonstrating the Efficacy of Ivermectin in the Prophylaxis and Treatment of COVID-19 (pubblicato sull’American Journal of Therapeutics di maggio/giugno 2021: https://journals.lww.com/americantherapeutics/Fulltext/2021/06000/Review_of_the_Emerging_Evidence_Demonstrating_the.4.aspx). L’efficacia dell’ivermectina contro il Covid è stata confermata anche dal lavoro Ivermectin for Prevention and Treatment of COVID-19 Infection: A Systematic Review, Meta-analysis, and Trial Sequential Analysis to Inform Clinical Guidelines, realizzato da esperti quali Bryant, Lawrie, Doswell, Fordham, Mitchell, Hill, Tham e pubblicato sull’American Journal of Therapeutics di giugno/luglio (il link: https://journals.lww.com/americantherapeutics/fulltext/2021/08000/ivermectin_for_prevention_and_treatment_of.7.aspx) e, recentemente, dallo studio Ivermectin: a multifaceted drug of Nobel prize-honoured distinction with indicated efficacy against a new global scourge, COVID-19 (PubMed: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34466270/), firmato da luminari del calibro di Santin, Scheim, McCullough (quest’ultimo intervistato dal nostro giornale nel mese di giugno: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/06/esclusivo-covid-cure-e-vaccini-parla-il-luminare-peter-andrew-mccullough/), Yagisawa, Borody. Nella nostra intervista e videointervista esclusiva (della quale riproponiamo i punti salienti, in lingua originale), il dottor Kory precisa che non esiste “la cura”, bensì un trattamento multifarmaco, da somministrare rispettando tempistiche e posologia. Negare l’evidenza delle opportunità terapeutiche, al diciottesimo mese di pandemia, è ormai impossibile.

Dottor Kory, che cos’è la Front Line COVID-19 Critical Care-Alliance?

“L’FLCCC Alliance è una rete di medici, costituitasi nel marzo 2020, al solo scopo di sviluppare i protocolli di cura più efficaci contro il Covid-19. Abbiamo realizzato numerose pubblicazioni, al riguardo; inoltre fanno parte del gruppo medici di fama nazionale e internazionale, insieme ai quali ci siamo adoperati per capire come trattare al meglio questa malattia”.

Che cosa pensa delle dichiarazioni dell’FDA, secondo cui molti pazienti sono stati ricoverati dopo aver assunto ivermectina per curare il Covid, aggiungendo “non siete né cavalli, né mucche”?

“È una brutta cosa. Mi dispiace, ma questa propaganda viene dal desiderio di sopprimere le informazioni. È veramente triste, stiamo attraversando un momento storicamente tragico in cui si cerca di distorcere la realtà, respingendo una terapia altamente efficace”.

Qual è il Suo parere riguardo al fatto che gli enti regolatori non raccomandano l’ivermectina contro il Covid?

“È assurdo perché stanno screditando i trattamenti più efficaci contro il Covid. Noto che le agenzie nazionali e internazionali fanno del loro meglio per convincere le persone che l’ivermectina non funziona e che non dovrebbero utilizzarla”.

Quanti pazienti ha trattato con successo grazie all’ivermectina?

“Ho trattato circa 200 casi. In ambito ambulatoriale si ottengono i risultati migliori, perché quasi tutti i pazienti rispondono positivamente al trattamento entro 12-24 ore: l’oppressione toracica si attenua, spariscono febbre e mal di testa”.

Quale percentuale è stata trattata con successo?

 “Spostiamoci dalla mia esperienza, perché nessuno dei miei pazienti è finito in ospedale. Io ne ho curati solo 200, ma in giro per il mondo ci sono colleghi che ne hanno curati 4/6 mila, utilizzando una combinazione di trattamenti in fase precoce. I pazienti sono rimasti a casa e forse è avvenuto un decesso quando il malato è stato preso in carico in ritardo. Allontaniamoci dalla nostra esperienza personale e parliamo degli studi. Lo studio più importante che la gente deve conoscere è quello realizzato a Città del Messico, in dicembre. Il dipartimento della Salute di Città del Messico aveva avviato questo programma: ovunque c’era gente che soffriva e i positivi sottoposti al trattamento con ivermectina hanno evitato l’ospedalizzazione in circa il 65/70% dei casi. Una quantità enorme di pazienti ha evitato l’ospedale essendo stata trattata tempestivamente. A Pradesh (India) usano l’ivermectina regolarmente dallo scorso mese di agosto e hanno alcuni dei migliori numeri del mondo. Nella provincia di Misiones, in Argentina, si sono registrati numeri ancora migliori: i loro studi hanno dimostrato una riduzione della mortalità dell’88% e, secondo i dati del Ministero della Salute, una riduzione dei ricoveri del 60%. È folle anche soltanto mettere in discussione l’efficacia dell’ivermectina”.

Quali sono i rischi e i benefici dell’ivermectina?

“I benefici sono tantissimi. L’ivermectina è un dono per noi e per il mondo. Si tratta di un farmaco molto conosciuto, perché è stato distribuito in tutti i continenti, per decenni, attraverso programmi di salute pubblica. Sappiamo che la maggior parte degli effetti collaterali è lieve e transitoria. Gli esperti mondiali di tossicologia ci dicono che gli eventi avversi sono, senza ombra di dubbio, estremamente rari. Se si guardano i database delle tossine del fegato per capire cosa causa insufficienza epatica, l’ivermectina non c’è. Se si appura ciò che causa insufficienza renale l’ivermectina non c’è. Stessa cosa vale per i polmoni: l’ivermectina non causa tossicità. È un farmaco immensamente sicuro e che dà vantaggi davvero importanti: non dovrebbe essere nemmeno oggetto di discussione”.

Quali studi dimostrano l’efficacia e la sicurezza dell’ivermectina contro il Covid, anche nell’uso prolungato?

“In questo momento abbiamo 61 studi controllati, 31 dei quali randomizzati e 30 osservazionali, in cui i pazienti vengono suddivisi in due gruppi. Si osserva il gruppo trattato con ivermectina e viene confrontato con l’altro. Tutti gli studi dimostrano benefici in maniera quasi uniforme. Sia chiaro che non sempre dimostrano benefici statisticamente significativi: tuttavia, quando fai una comparazione tra i vari studi, noti benefici, benefici, benefici. Che si tratti di aspetti legati alla riduzione della mortalità, dell’ospedalizzazione o del periodo di positivizzazione, tutti gli studi rivelano la stessa cosa”. 

Che cosa pensa delle recenti dichiarazioni del presidente Biden sui vaccini: “Noi siamo stati pazienti, ma la pazienza si sta assottigliando. Per favore, vaccinatevi!”

“Penso sia tragico che tutte le politiche globali e di salute pubblica si concentrino esclusivamente sui vaccini: se avessimo sfruttato una combinazione di cure e vaccini non saremmo nei guai come ora. I Paesi con il numero maggiore di vaccinati sono fuori controllo ed è bene sapere che in ospedale finiscono sia i vaccinati, sia i non vaccinati. Abbiamo bisogno di maggiori strategie e di strategie complementari. Penso sia un tragico errore il fatto che non stiamo adottando trattamenti precoci. Le cure contro il virus funzionano e vanno adottate”.

NBC l’ha intervistata recentemente. Il mainstream ha aperto gli occhi?

“Spero sia così, sebbene la mia esperienza riveli l’esatto contrario. Noto una quantità enorme di disinformazione. La disinformazione avviene quando si utilizzano dati per cercare di attaccare ciò che invece è vero, per alterare la realtà. Mi hai chiesto se il mainstream ha aperto gli occhi? Me lo auguro, perché i media stanno portando avanti la loro propaganda, dando spazio solo a coloro i quali sostengono che l’ivermectina non funziona. In tv i funzionari sanitari continuano a ripetere che l’ivermectina non funziona, perché ne sarebbe stata dimostrata l’inefficacia. Stanno mentendo: stanno usando una piccola quantità di prove per scrivere articoli contro l’ivermectina. Mi dispiace dirlo, ma devo definirla propaganda. Ciò che sostengono non è vero: gli esperti che hanno somministrato l’ivermectina sanno che è un farmaco estremamente efficace. Negli Stati Uniti hanno detto che si tratta di un farmaco ad uso veterinario, utilizzato per i cavalli e danno del pazzo e dell’ignorante a chi lo somministra. Tutti i media attaccano l’ivermectina, ma sanno che i medici e le persone sono consapevoli della sua efficacia. Non posso credere che siamo in guerra: stiamo lottando per la verità, per salvare vite. Stiamo letteralmente ricevendo incentivi dall’industria farmaceutica per vaccinare tutti e per promuovere pillole antivirali al posto dell’ivermectina: semplici strategie dell’industria farmaceutica per commercializzare i suoi prodotti. È una cosa eclatante. Mi dispiace, ma sto perdendo la calma: ho visto personalmente tanti morire! Vedo continuamente persone finire in ospedale. Tutto questo deve finire: basta!”

Ritiene che il trattamento contro il Covid possa trasformarsi in un business?

“Non so rispondere, perché non mi interessano i profitti. Tutto quello che so è che il trattamento contro il Covid è efficace. Nella mia carriera ho imparato che non esistono vere e proprie terapie contro i virus e io ho sempre creduto a questo. Ciò che ho capito in questo periodo pandemico è che l’ivermectina non è l’unico farmaco efficace contro il Covid. Esistono numerose strategie e farmaci contro il Covid, tuttavia queste informazioni vengono soppresse. Dopo aver constatato il comportamento delle agenzie sanitarie, durante questa pandemia, non sarò mai più quello di prima. Questo sistema è imperdonabile e sta causando morte: sto perdendo la fiducia, ma continuerò a lottare”.

Che cosa si aspetta dall’International Covid Summit 2021?*

“Colgo ogni opportunità per dire la verità: abbiamo i dati, l’esperienza, conosciamo l’efficacia dei trattamenti e conosciamo pure il nostro nemico. Il Summit rappresenta un’ottima occasione per condividere tutte le informazioni da mettere al servizio della scienza”.

* Si precisa che l’intervista è stata registrata prima dell’evento

Videointervista in lingua originale (i punti salienti): https://youtu.be/GaTn1oQ0Lx8

Min. 0-1’00””: la Front Line COVID-19 Critical Care-Alliance

Min. 1’00”-2’05”: i benefici dell’ivermectina

Min. 2’05”-3’31”: il mainstream ha aperto gli occhi?

Min. 3’31”-5’36”: l’attacco all’industria farmaceutica

Min. 5’36”-7’29”: l’esperienza di Città del Messico, i numeri di Pradesh e di Misiones

Min. 7’29”-7’58”: sulla sicurezza dell’ivermectina

Min. 7’58”-8’49”: gli studi

Min. 8’49”-10’35”: l’importanza di un trattamento multifarmaco

Francesco Servadio

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Francesco Servadio

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