“Vaccinarsi è un dovere morale”, i pensionati di CNA

Simoni: “Per tutta la vita abbiamo gestito imprese, non possiamo accettare che quelle dei nostri figli chiudano. Ci aspettiamo piani di vaccinazioni efficienti e adesioni massicce”.
“Constatiamo con preoccupazione – aggiunge Simoni – che in Alto Adige solo una persona su tre, tra i 70 e gli 80 anni, è vaccinato. In Trentino va un po’ meglio, ma in tutta la regione ci sono rallentamenti nelle prenotazioni. Voglio essere chiaro: avere dubbi è legittimo, tanto più che l’informazione sui vaccini e sulle possibili conseguenze è stata confusionaria e contraddittoria.  Ciò detto, è anche vero che gli anziani continuano a pagare un tributo troppo elevato, in termini di vite umane, a causa della pandemia. Sono tantissime le vittime giornaliere ed il numero, stando alle previsioni degli esperti, non tenderà a diminuire in brevissimo tempo. Il piano di vaccinazione si sta lentamente potenziando grazie anche all’intervento del Premier Mario Draghi che ha tenuto a sottolineare alle Regioni la non attenzione per gli anziani, molti dei quali in attesa di essere vaccinati e che dunque continuano ad essere sempre i più esposti”.
CNA Pensionati regionale sottolinea come la categoria di artigiani e imprenditori in quiescenza stia aderendo massicciamente e consapevolmente al piano delle vaccinazioni: “Abbiamo dato la vita alle nostre aziende, non riusciamo nemmeno ad immaginare che le imprese dei nostri figli, adesso, rischino di chiudere o di non riaprire a causa della pandemia e della crisi conseguente. Leggiamo con stupore che ci sono ancora focolai nelle case di riposo e nelle RSA. Tutto ciò è inammissibile. Vero che non è un obbligo di legge vaccinarsi, ma è comunque un dovere morale da parte degli anziani, soggetti fragili per definizione, e da parte di coloro che hanno contatti costanti con gli anziani. Ci appelliamo al senso di responsabilità di ognuno. Gli anziani non meritano di vivere nella paura, del virus o del vaccino, ci attendiamo atti significativi sui piani vaccinali e sui vaccini stessi da parte delle Istituzioni ed adesioni massicce da parte di   chi ha la possibilità di farsi vaccinare. Non solo la vita sociale deve riprendere, ma anche l’economia. I due ambiti sono inscindibili”.

Nella foto: Arrigo Simoni, presidente CNA Pensionati Trentino Alto Adige

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