Occorre la “panchina vaccinale”, denuncia Alessandro Urzì

L’Alto Adige si è fatto trovare impreparato nella partenza del piano di vaccinazione della popolazione – è la denuncia del consigliere provinciale Alessandro Urzì. In realtà, il  tempo materiale per mettere a punto le migliori procedure c’era stato eccome – scrive in una nota inviataci –  prendendo spunto da quanto di buono fatto in quei Paesi come Israele o la Gran Bretagna dove il processo di immunizzazione di massa è partito prima e con risultati lusinghieri. La Provincia di Bolzano invece non ha saputo evitare che al momento del via alcune preziose dosi di vaccino finissero nella spazzatura. Spreco deprecabile visto che i vaccini stanno arrivando con il contagocce e quelli gettati avrebbero potuto salvare delle vite.
Sono fortunatamente solo 12 le dosi finite nella spazzatura semplicemente perché, nel momento della mancata presentazione di chi era prenotato, non si sono trovate in tempo altre persone pronte per la somministrazione. Le dosi pronte all’uso sono state distrutte perché esiste una finestra temporale di 6 ore dall’apertura delle fiale: trascorso quel tempo non possono più essere utilizzate.
Lo ammette l’assessore provinciale alla sanità Thomas Widmann, rispondendo all’ interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia  Alessandro Urzì.
Eppure, non era particolarmente difficile prevedere che qualcuno tra i prenotati potesse saltare l’appuntamento, perché malato, per aver cambiato idea, per una semplice dimenticanza. Motivo per cui in altri Paesi si è pensato ad una “panchina” vaccinale, dove far virtualmente sedere altri individui pronti a ricevere una dose di vaccino. Nessun favoritismo, chiaramente, nella lista sono inserite solo persone che hanno già diritto alla prestazione, o in alternativa, tra la successiva fascia di popolazione a rischio.
Chi non si è presentato all’appuntamento senza un giustificato motivo per il momento l’ha fatta franca: non sono infatti previste sanzioni –precisa Urzì. I  motivi delle assenze – peraltro – non sono stati forniti dall’assessore e ciò fa intendere anche atteggiamenti legati alla volontà di chi non si è presentato, il che a nostro avviso dovrebbe comportare la richiesta di danni.
Solo in un secondo tempo, visto spreco, l’Azienda sanitaria si è attivata per la creazione di  alcune “liste Jolly” – come le definisce l’assessore nella risposta –  con persone pronte ad essere chiamate e a recarsi alla sede di vaccinazione in breve tempo. Si tratta di aventi diritto che sperano in una chiamata, prima di riuscire a fissare un appuntamento.

In foto, Alessandro Urzì

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