La Provincia di Bolzano si è molto preoccupata di organizzare la campagna di test rapidi per individuare infezioni da Sars Cov 2 nelle aziende, ma c’è un settore che reclama uguale attenzione: è il personale docente della Scuola dell’Infanzia. A porre l’accento su questa necessità sono i docenti del sindacato Uil. “Partiamo da una premessa – scrive in un comunicato la referente di settore Daniela Andreani – ci rendiamo conto che chiudere in questo momento creerebbe delle grandi difficoltà sia alle famiglie sia ai bambini? Il periodo è delicato con i genitori che hanno la necessità di lavorare e i bimbi che devono poter socializzare. Stanno pagando molto ed è nostro dovere cercare anche di tutelare al meglio la loro crescita. Lo sappiamo. Questa assunzione di responsabilità, tuttavia, deve ricevere quantomeno una mano tesa da parte dell’amministrazione provinciale”.
La richiesta, dunque, è abbastanza specifica e semplice. “Chiediamo di essere trattati come dipendenti di un’azienda, con la fornitura da parte del nostro datore di lavoro di test settimanali gratuiti, praticati ovviamente da personale autorizzato a farli. Il nostro datore di lavoro, come noto, è la Provincia di Bolzano. E questo, francamente, ci pare la richiesta minima perché siamo una categoria esposta che stringe i denti garantendo un servizio che ci rendiamo conto essere primario”.
In foto, Daniela Andreani
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