Alto Adige. Appello di Kompatscher contro la diffusione di fake news

In tempi di crisi come quelli attuali la diffusione di false informazioni è particolarmente pericolosa. Il presidente Arno Kompatscher mette ancora una volta in guardia sui rischi legati alla diffusione di fake news e chiede massima cautela: “Informazioni fuorvianti  – afferma – possono portare a decisioni sbagliate e mettono a rischio la coesione e la fiducia che sarebbero necessarie ora per superare la crisi”. L’azienda sanitaria altoatesina ha recentemente riferito di un messaggio audio che si è diffuso ampiamente in cui vengono fatte affermazioni fuorvianti sulla classificazione delle morti per Coronavirus. Non è la prima volta: già a novembre l’azienda sanitaria aveva messo in guardia i cittadini per un post su facebook in cui si diceva che la situazione nei reparti di terapia intensiva veniva deliberatamente ingigantita per creare allarme. In un altro audio si afferma che le attuali restrizioni per prevenire la diffusione del Coronavirus sono tutte illegali. Si tratta di un’informazione chiaramente falsa. Chi presta fede a queste notizie e non adotta le misure di sicurezza mette a rischio la propria salute e quella altrui e può anche incorrere in sanzioni. Il caso è stato denunciato alla polizia.

“Una gestione accorta delle notizie è essenziale nell’odierna società dell’informazione, anche se spesso non è facile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato in considerazione del volume e della qualità delle false informazioni che si diffondono”, afferma Kompatscher. Le istituzioni pubbliche ma anche i rappresentanti dei media per il presidente sono quindi chiamati a fornire quindi le basi per una corretta informazione, un compito non certo facile velocità con cui gli scenari mutano.

Tutte le informazioni sulla pandemia e sulla campagna vaccinale si trovano sul portale provinciale dedicato al Covid-19. Si possono anche ottenere informazioni verificate dalle 8 alle 20  al numero verde 800 751 751. Tra l’altro, il telefono del numero verde è squillato per la prima volta un anno fa, il 25 febbraio 2020. Da allora, ha ricevuto oltre 132.000 chiamate in circa 3.350 ore.

Foto/c-ASP/Maja Clara

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