È questo il grido della volontaria Lissi Mair sui social media ripreso poi dall’Ansa che ha sentito in merito l’assessora all’integrazione del Comune di Bolzano Chiara Rabini. A Bolzano la temperatura è da un paio di giorni diversi gradi sotto zero, e questa notte il termometro ha raggiunto i 9 gradi sotto zero. I Medici senza frontiere hanno distribuito nei giorni scorsi coperte e sacchi a peli. Secondo Mair i criteri ai Centri freddo sono troppo rigidi per queste persone. Ciò che si teme è tale situazione possa protrarsi solo perché finora non è successo l’irreparabile, perché ancora nessuno è morto di freddo. Sta di fatto che non poche unità di persone di nazionalità diverse sono riuscite ad entrare nei primi luoghi disponibili e aspettano ancora con temperature gelide un posto riscaldato, un angolo caldo. Ma non è escluso da un momento all’altro possa accadere l’irreparabile. L’assessora Chiara Rabini ha chiarito che tutte le persone presenti in lista di attesa per un posto letto sono state contattate ed è stata loro offerta accoglienza ma che ben 90 hanno rifiutato. Rabini annuncia inoltre che il 18 gennaio saranno disponibili 90 posti alla Fiera di Bolzano e rinnova l’appello ai senzatetto di iscriversi alle liste di attesa per l’ospitazione.
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