Bolzano. Arte al femminile nel progetto Memory Artemisia

Stamane nel corso di una l’Assessora alla Cultura e alle Pari Opportunità del Comune di Bolzano Chiara Rabini ha presentato il progetto MEMORY ARTEMISIA, iniziativa nata nell’ambito della Rete WE_Women Empowerment, uno spazio di attività e di impegno a favore dell’accoglienza, dell’ascolto dei bisogni e delle aspettative di tante donne, nonché della promozione e della valorizzazione delle molteplici competenze femminili dato  vita nel 2018 dall’amministrazione comunale nei locali di piazza Parrocchia 21. Tra i diversi partner di WE  anche l’associazione La Strada-Der Weg con “Artemisia”, per sostenere e promuovere l’arte al femminile.
Come ha spiegato l’Assessora. Rabini, Artemisia è un gruppo formato da giovani creative che realizza progetti e manufatti artistici. Tra questi anche un particolare “Memory” bilingue, ideato da una giovane spagnola, Berta Ruiz-Alejos, durante la sua esperienza in città per l’anno di volontariato europeo trascorso nella realtà di Cooltour.  Si tratta di un gioco con 14 carte in doppia coppia che rappresentano 14 artiste particolarmente importanti sulla scena mondiale: ci sono le famose Frida Kahlo, Coco Chanel, Marina Abramovich, Artemisia Gentileschi, Meret Oppenheim e altre meno famose ma altrettanto creative.
Stefano Santoro direttore dell’Ufficio Famiglia, Donna, Gioventù e Promozione sociale del Comune capoluogo ha ricordato che tra i diversi partner della Rete WE, figurano le associazioni Uisp, Centaurus, Officine Vispa, Club Arcimboldo e Kaleidoskopio ed anche l’associazione La Strada-Der Weg con Artemisia ed il progetto COOLtour per sostenere l’arte al femminile. Obiettivo: puntare a divenire una vetrina culturale, un punto di informazione e di sensibilizzazione sulle tematiche di genere
Memory Artemisia, come ha spiegato la responsabile del progetto per La Strada Der Weg Valentina Stecchi, tutte le fasi legate alla realizzazione del prodotto dalla ricerca, alle illustrazioni, dalla veste grafica al packaging, sono state interamente curate dalle giovani artiste coinvolte nel progetto, con il sostegno dell’Ufficio Donna del Comune di Bolzano.

In foto, Chiara Rabini, assessora alla cultura Comune Bolzano

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