Le attività di estetica rientrino tra quelle consentite, chiede CNA

“Chiediamo il reinserimento delle attività di estetica tra quelle consentite anche nelle zone rosse, oltre che in quelle arancione”. E’ la richiesta formulata da CNA-SHV Unione Artigiani e Piccole e Medie Imprese, che stamane ha inviato una lettera al presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e al Segretario generale dell’ente, Eros Magnago.
“Alla luce del Decreto di Natale approvato dal Governo il 18 dicembre – scrivono il presidente di CNA-SHV, Claudio Corrarati, ed il direttore Gianni Sarti – previo un confronto politico ampio circa un lockdown generalizzato nel periodo natalizio, in attesa di un’ordinanza provinciale che stabilisca le regole in vigore in Alto Adige dal 24 dicembre al 6 gennaio, CNA-SHV, in linea con quanto espresso da CNA Benessere e Sanità a livello nazionale, sentita la categoria in Alto Adige, ribadisce con forza la necessità che le imprese di estetica non siano obbligate a sospendere l’attività per l’intero periodo”.  
Pur condividendo i timori del Governo e della Provincia Autonoma circa un possibile aumento dei contagi, in coincidenza del periodo delle festività, secondo CNA-SHV “continua ad apparire incomprensibile l’esclusione dei servizi di estetica dalle attività che possono operare nelle zone rosse.  Al pari degli acconciatori, queste imprese hanno sempre garantito altissimi standard di sicurezza per loro stessi e soprattutto per i clienti. Non rappresentano in alcun modo fonte di contagio poiché, per organizzazione e modalità di svolgimento del lavoro, non presuppongono la compresenza di più persone né ingenerano assembramenti. La loro esclusione risulta pertanto priva di motivazioni oggettive”.
“L’incertezza di queste ultime ore circa eventuali nuove restrizioni a ridosso delle festività, periodo di solito intenso per il settore – concludono Corrarati e Sarti – non fa che esasperare ancora di più le imprese già duramente messe alla prova in questi mesi, tanto più che il Decreto Natale nazionale prevede comunque quattro giorni di apertura per i centri estetici. Chiediamo il reinserimento delle attività di estetica tra quelle consentite anche nelle zone rosse, oltre che in quelle arancione

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