Ciclabile Prato allo Stelvio-Gomagoi, via libera alla modifica del PUC

Mediante l’inserimento della nuova pista ciclabile e pedonabile tra Prato allo Stelvio e Gomagoi, che va a modificare d’ufficio i piani urbanistici dei Comuni di Prato allo Stelvio e Stelvio, l’altro giorno ne ha consentito la realizzazione. La decisione, che rispecchia le indicazioni della Commissione provinciale per il territorio e il paesaggio è stata adottata su proposta dell’assessore provinciale al territorio e paesaggio Maria Hochgruber Kuenzer. “La decisione che abbiamo adottato va intesa quale sostegno allo sviluppo sostenibile del turismo e della mobilità”, afferma l’assessora.
L’opera è stata progettata dalla Ripartizione infrastrutture. “In questo progetto investiamo circa 10 milioni di euro per lo spostamento delle condutture, la sistemazione della strada e la costruzione della pista ciclopedonale”, fa presente l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider. I primi finanziamenti saranno disponibili già nel 2021. In futuro in sede di interventi sulle infrastrutture stradali si cercherà di progettare in contemporanea anche in funzione della mobilità sostenibile, sia in bici che con i mezzi del trasporto pubblico, sottolinea l’assessore Alfreider. Come indicato dal Piano mobilità della Provincia, si punterà sempre più sull’uso della bicicletta come mezzo sano, a emissioni zero e di facile utilizzo.
La procedura di modifica urbanistica era stata presentata dalla Comunità comprensoriale Val Venosta in accordo con i due Comuni per realizzare quest’opera di interesse provinciale in concomitanza con i lavori programmati per la posa lungo la statale di passo Stelvio (SS 38), tra Ponte Stelvio e Prato allo Stelvio, della condotta ad alta pressione per la nuova deviazione delle acque, già autorizzata, per la produzione di energia elettrica della centrale idroelettrica di Prato allo Stelvio. Il passo dello Stelvio, infatti, attrae molti turisti e costituisce un polo di crescente interesse anche per l’attività cicloturistica. L’intero traffico ciclistico oggi transita sulla strada statale provocando, nei periodi turistici di alta stagione (da giugno e settembre), ingorghi e rischi d’incidenti per tutti gli utenti stradali coinvolti. “La contemporaneità d’esecuzione degli interventi comporterà una riduzione dei costi di realizzazione e costituirà un contributo al contenimento dell’utilizzo di suolo”, fa presente l’assessora Hochgruber Kuenzer.
Il nuovo itinerario ciclopedonale parte da Prato allo Stelvio dove sarà collegato alla pista ciclabile lungo Adige, per proseguire fino alla frazione del comune di Stelvio, Gomagoi, situata direttamente lungo la statale di passo Stelvio. Nei pressi di Gomagoi, tenendo presenti le richieste dei residenti, il tracciato non attraversa l’abitato, ma continua sul lato orografico destro del Rio Trafoi. Tra le numerose possibili varianti, è stata scelta quella migliore dal punto di vista tecnico per quanto attiene la sicurezza e per gli aspetti di tutela del paesaggio. Tale variante ha ottenuto i pareri positivi dell’Ufficio del Parco nazionale dello Stelvio e delle commissioni competenti. A causa degli spazi disponibili, alquanto esigui, e della posizione all’interno del Parco nazionale dello Stelvio, il nuovo itinerario ciclopedonale sarà realizzato a corsia unica in direzione Gomagoi, mentre il traffico ciclistico in direzione opposta procederà invariato sulla strada statale. La lunghezza complessiva del tracciato è di 7 chilometri. L’utilizzo dei percorsi ciclabili, in relazione alle situazioni di allerta meteo e pericolo valanghe, dovrà essere recepita nei rispettivi piani di Protezione civile comunali.
La nuova pista ciclopedonale nel tratto di Prato allo Stelvio si snoda lungo l’area di verde pubblico in località Schmelze. Il tracciato è stato inserito adeguandolo alla presenza di parco giochi e area pic-nic, mantenendo l’alberatura esistente. Il canale presente nell’area fungerà da divisoria rispetto alla pista ciclopedonale. Nell’ambito dei lavori lo stagno esistente sarà ampliato al fine di garantire un habitat più esteso agli anfibi. “Grazie a questo intervento riusciamo a garantire un plusvalore sia per gli abitanti che per flora e fauna”, conclude l’assessora Hochgruber Kuenzer.

Foto/c-Manfred Antranias Zimmer

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