Generazione Covid, l’infanzia ai tempi della pandemia

Prima della pandemia, 586 milioni di bambini, nel mondo, vivevano in famiglie in condizioni di povertà, un numero che potrebbe aumentare di 117 milioni solo nel 2020, con incrementi maggiori soprattutto in Asia meridionale e in Africa subsahariana. La chiusura delle scuole ha riguardato quasi il 90% di tutti gli studenti al mondo mentre quasi 10 milioni di bambini rischiano di non farvi più ritorno. Il “Sostegno all’infanzia” di Caritas Bolzano-Bressanone.

Senza istruzione è una intera generazione a essere consegnata alla povertà. Si può riassumere in questa frase la realtà descritta dall’ultimo rapporto sull’emergenza educativa redatto dall’organizzazione “Save the Children”. Entro la fine di quest’anno nel mondo potrebbero essere oltre 700 milioni i minori in condizioni di povertà e a rischio denutrizione. Solo nell’africa Sub-Sahariana a causa della pandemia dai 22 ai 33 milioni di bambini potrebbero aggiungersi a coloro che vivono sotto la soglia di povertà.

La chiusura delle scuole che ha riguardato quasi il 90% di tutti gli studenti al mondo va ben oltre la semplice perdita di istruzione e formazione: ha lasciato infatti bambini e ragazzi lontani da quei luoghi sicuri dove potevano giocare con gli amici, mangiare e accedere ai servizi sanitari. 352 milioni di bambini in tutto il mondo (il 47% dei quali ragazze) non stanno avendo la possibilità di accedere ai pasti garantiti dalla scuola e, secondo un’indagine dell’Unicef, 104 Paesi su 136 hanno dovuto interrompere i servizi di contrasto alle violenze sui minori lasciandoli a maggior rischio di violenza, sfruttamento e abusi.

Quest’anno sostenere un minore affinché abbia accesso almeno a cibo e istruzione è veramente fondamentale, un modo semplice per garantirgli il diritto minimo di essere un bambino e poter sperare in un domani dignitoso, contrastando il dramma che sta vivendo un’intera generazione.

La Caritas altoatesina dallo scorso marzo ha incrementato gli interventi di aiuto mirati alla fornitura di cibo, acqua potabile e prodotti sanitari a famiglie e comunità anche per sopperire alla chiusura forzata delle scuole e, grazie alla sensibilità dei donatori, continua a finanziare (fornendo quest’anno anche i materiali disinfettanti e le mascherine) cinque progetti di “Sostegno all’infanzia” in Bolivia, Brasile, Eritrea Kenya e Macedonia del Nord. Progetti questi che garantiscono a circa 530 minori alimentazione, istruzione e socializzazione, dando loro la possibilità di migliorare le proprie future condizioni di vita e contribuire così allo sviluppo delle proprie comunità.

Chiunque volesse saperne di più sui progetti di Sostegno all’infanzia della Caritas, può contattare l’ufficio Mondialità telefonando al numero 0471 304 351/2 o inviando una e mail all’indirizzo international@caritas.bz . Ulteriori informazioni: www.caritas.bz.it

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