Aziende chiuse, le Province autonome coprano i costi immediati della chiusura e la riduzione del fatturato

“È assolutamente necessario introdurre un efficiente automatismo tra i provvedimenti restrittivi, nazionali e provinciali, per contenere il virus ed il sistema di indennizzi a favore delle imprese nella logica di filiera per favorire trasparenza e chiarezza”. È quanto sostiene CNA Trentino Alto Adige, rimarcando le preoccupazioni delle numerose imprese associate che, anche stamane, hanno chiesto informazioni su come dovranno affrontare un nuovo periodo di chiusure temporanee, incertezza e un generale calo del giro d’affari.
“Riteniamo – argomenta Claudio Corrarati, presidente della CNA regionale – che l’automatismo debba seguire criteri di autocertificazione con immediati versamenti sui conti delle imprese fermate. Queste ultime, se sottoposte allo stop per le misure restrittive imposte a livello territoriale, devono trovare immediato riscontro nelle Province Autonome, che devono attivare un sistema snello per coprire i costi immediati della chiusura delle attività e della riduzione di fatturato sulla filiera”.
Nel dettaglio, sul decreto ristori, CNA regionale apprezza la conferma dei contributi a fondo perduto, del credito d’imposta sulle locazioni, la cancellazione della rata Imu/Imi/Imis e la sospensione dei versamenti contributivi. La Confederazione chiede che il pacchetto di interventi venga potenziato prevedendo la sospensione delle imposte e il prolungamento della Cig per ulteriori 12 settimane eliminando il contributo addizionale a carico delle imprese per la causale Covid. Inoltre è necessario dotare il Fondo bilaterale dell’artigianato di “adeguate risorse finanziarie evitando gli ingiustificati e gravi ritardi del recente passato”.
CNA indica una serie di attività che devono essere comprese nel perimetro degli indennizzi per rispondere in modo corretto a una logica di filiera. “Appare immotivata e incomprensibile – evidenzia Corrarati – l’esclusione dagli indennizzi degli artigiani della ristorazione come pizzerie a taglio, rosticcerie, gastronomie. Nell’ambito del concetto di filiera, occorre estendere gli interventi di sostegno ai bus turistici, alle lavanderie, ai fotografi e all’artigianato artistico che, nello specifico, sconta la sospensione di mercati, fiere e il blocco del turismo, così come tutte le attività ed i mestieri legati al settore eventi e cerimonie”.

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