L’APM/GfbV sostiene le richieste di Yezidi

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM/GfbV) sostiene una dichiarazione di personalità e istituzioni yezidi in merito all’accordo tra il governo centrale iracheno e il governo regionale del Kurdistan (KRG) sul futuro della principale area di insediamento yezidi del Sinjar (Shingal) nell’estremo nord-ovest dell’Iraq.

Nella dichiarazione, le personalità e le istituzioni accolgono con favore, in linea di principio, l’accordo tra Baghdad e il KRG. Tuttavia, essi avanzano richieste concrete ai due governi. Solo la fine della disputa sul Sinjar può garantire alle centinaia di migliaia di profughi Yezidi, che vivono ancora nei campi profughi, un ritorno nella loro patria storica, dalla quale hanno dovuto fuggire in seguito ai brutali attacchi degli islamisti radicali del cosiddetto stato islamico nell’estate del 2014. Anche la ricostruzione con il sostegno internazionale, soprattutto della Germania e di altri paesi dell’UE, può avere successo solo se nel Sinjar verrà istituita un’amministrazione uniforme e stabile. Inoltre, tutte le milizie Yezidi devono essere integrate in unità legali e regolari dell’esercito iracheno.

L’APM e molte voci Yezidi stanno già mettendo in guardia contro il fallimento dell’accordo tra Baghdad e il Governo regionale del Kurdistan. Molte forze, soprattutto le milizie sciite sostenute dall’Iran, potrebbero cercare di rendere più difficile l’attuazione dell’accordo. Anche l’IS e altre forze radicali sunnite stanno cercando di far valere le loro rivendicazioni di potere nella regione – con il sostegno militare diretto dell’esercito turco. I caccia turchi, specialmente i droni, attaccano ripetutamente il Sinjar. Secondo Ankara starebbero combattendo il PKK curdo. In realtà, però, il loro obiettivo sono gli attivisti Yezidi che vogliono proteggere la regione del Sinjar dagli attacchi dello SI.

Il Sinjar, che è stato svantaggiato per secoli, non deve diventare oggetto di una disputa geopolitica tra l’Iran sciita e la Turchia sunnita. La popolazione Yezidi nei secoli è stata ripetutamente oggetto di persecuzioni, espulsioni e genocidi da parte dei vicini islamici. La gente è stanca della guerra, vuole finalmente vivere in pace e tranquillità. Pertanto i governi di Baghdad e del Kurdistan sono chiamati a risolvere i conflitti intorno sul Sinjar in modo pacifico e con la partecipazione attiva della popolazione Yezidi.

La dichiarazione citata è stata pubblicata ieri, giovedì 22 ottobre. Tra i firmatari ci sono la dott.ssa Mirza Hasan Dinnayi, autrice e attivista Yezidi del Sinjar e vincitrice del “Premio Aurora per il Risveglio dell’Umanità” 2019, nonché il Consiglio centrale degli Yezidi in Germania.

Foto, un cimitero distrutto yezida in Iraq del Nord/c-Prof. Dr. Jan Ilhan Kizilhan

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Il Presidente della Repubblica incontra la Direttrice generale dell’UNICEF

Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Palazzo del Quirinale la direttrice…

2 ore ago

Pentecoste di nuovo nel segno della macchina da scrivere

Si è concluso con grande successo a Parcines il 13° Incontro Internazionale dei Collezionisti di…

5 ore ago

Freccette, Fiera Bolzano torna ad ospitare il Campionato a squadre

Fiera Bolzano torna ad accogliere il Campionato italiano a squadre di freccette organizzato dalla Figest,…

16 ore ago

Integrazione e innovazione rafforzano il futuro, temi centrali di Assemblea Generale di Confindustria Alto Adige

Giovedì 30 maggio è in programma al MEC Sheraton di Bolzano l‘Assemblea Generale di Confindustria…

17 ore ago

Leila Tahammoli, pittrice rifugiata politica espone le sue opere a Bolzano

Venerdì 24 maggio 2024 alle ore 18.00 al punto WE di Piazza Domenicani 22, a…

18 ore ago

Parità di genere, prevalgono ancora vecchi pregiudizi, più avanti le giovani generazioni

“Il tema della parità di genere viene spesso trattato ideologicamente e in modo strumentale. Ciò…

18 ore ago