Grazie Alessio, noi e Bolzano ti dobbiamo molto

Conobbi Alessio Oss Emer dieci anni fa in occasione della campagna elettorale per le comunali 2010, in cui assieme a Pinuccia Di Gesaro mi candidai alle amministrative di Bolzano con la lista civica “Fionda Di Davide”. Allora insegnavo a Bolzano presso la scuola professionale per l’industria e l’artigianato di lingua tedesca in via Roma e così assieme a Pinuccia qualche volta pranzavamo al Charro’s, non molto lontano dallo studio di architettura di Alessio. Infatti, fu durante uno di questi pranzi con Pinuccia che lo conobbi e ne divenni subito amico. In quegli anni esisteva ancora il “mitico” Circolo Masetti, dove una sera organizzammo un incontro con il pubblico per presentare la “Fionda di Davide”. Per rallegrare la serata Alessio con la sua chitarra e la sua inconfondibile voce, tra un intervento e l’altro, intratteneva il pubblico come sapeva fare lui.
Da allora ci vedevamo ogni tanto e sempre con grande cordialità e piacere di scambiare opinioni di varia natura. Talvolta potevamo non essere d’accordo, tuttavia non ci scontravamo mai, io da cattolico convinto, lui da agnostico altrettanto convinto. Le nostre conversazioni erano sempre di reciproco arricchimento, oltre che piacevoli dal punto di vista personale. Devo molto all’amico Alessio.
Fu lui a chiedermi di entrare a far parte dell’Associazione degli scrittori di Bolzano e a presentarmi al direttivo. Negli ultimi mesi ci siamo frequentati più intensamente e abbiamo avuto occasione di progettare diverse iniziative importanti, tra cui la fondazione di un’associazione culturale, l’eventuale sceneggiatura di uno spettacolo con il Teatro Stabile di Bolzano, la pubblicazione di almeno due libri e molto altro.
Bolzano perde un pezzo da novanta che ha saputo dare alla città moltissimo e il cui lascito merita di essere fissato nel tempo. Molto del suo lavoro lo troviamo qua e là nei vari quartieri di Bolzano, dove Alessio ha lasciato un’impronta indelebile, non solo come architetto.
Siamo chiamati a portare avanti la sua missione con costanza e con l’impegno che lui sapeva mettere nelle iniziative intraprese. Se ci impegneremo a seguire il suo esempio, ci riusciremo senz’altro.
Grazie Alessio!

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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