Ordinanza coronavirus sui lavoratori agricoli di Paesi a rischio

In Alto Adige sta per iniziare la raccolta delle mele. Negli ultimi anni i frutticoltori si sono avvalsi del sostegno di circa 8.000 addetti alla raccolta provenienti dalla Romania e dalla Bulgaria. Poiché in entrambi i Paesi sono in aumento le infezioni da virus Sars-CoV-2, il Ministero della Salute ha emanato pochi giorni fa le norme di sicurezza e i requisiti di quarantena per l’ingresso in Italia da entrambi i Paesi. Per consentire ai lavoratori agricoli stagionali di entrare in Alto Adige nel modo più sicuro possibile dal punto di vista sanitario ed epidemiologico, garantendo al tempo stesso la possibilità di lavorare in sicurezza, il presidente Arno Kompatscher ha firmato ieri (31 luglio) un’ordinanza contingibile e urgente.

L’ordinanza n. 34 stabilisce che tutti i lavoratori agricoli stagionali che entrano in Alto Adige dalla Romania e dalla Bulgaria devono essere sottoposti al test molecolare del nuovo coronavirus da parte dell’Azienda Sanitaria. Per loro vale la stessa procedura degli altri gruppi a rischio, secondo il protocollo utilizzato dall’Azienda Sanitaria. I lavoratori agricoli stagionali devono essere sottoposti al test all’ingresso e, se il risultato è negativo, devono poi mantenere un periodo di isolamento di due settimane in azienda. Questo “isolamento attivo” può avvenire in piccoli gruppi di massimo quattro persone che vivono e lavorano insieme in un’unica unità abitativa. Con un’autodichiarazione che viene fornita all’azienda sanitaria, gli addetti al raccolto devono comprovare il loro stato di salute. Se il test è negativo, l’isolamento cessa dopo 14 giorni. Quei lavoratori che hanno un risultato negativo del test di una struttura sanitaria certificata nel loro Paese non più vecchio di 4 giorni possono procedere direttamente all’isolamento senza un ulteriore test in ingresso.

Il regolamento odierno è stato preceduto da un lungo confronto tra l’assessore provinciale all’agricoltura Arnold Schuler e quello alla salute Thomas Widmann, con l’Unione Agricoltori e coltivatori diretti altoatesini Bauernbund e l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.

Tutte le ordinanze sull’emergenza Covid 19, compresa la legge provinciale n. 4/20 sulla ripartenza e il relativo allegato A, sono pubblicate sulle pagine web della Provincia sul coronavirus.

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