Mai prima d’ora l’aiuto umanitario era stato così pericoloso

In occasione della Giornata internazionale dell’aiuto umanitario, l’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha chiesto una migliore protezione per gli operatori umanitari. Mai prima d’ora era stato così pericoloso difendere il benessere degli altri, ha dichiarato l’organizzazione per i diritti umani. Nel 2019 sono stati registrati in tutto il mondo 483 attacchi contro i collaboratori delle organizzazioni umanitarie. Si tratta della cifra più alta da quando nel 2009 è iniziata la registrazione sistematica delle violenze; nel 2016 invece sono stati registrati solo 295 attacchi. L’anno scorso, 125 persone sono morte negli attacchi. Il forte aumento della violenza contro i soccorritori in varie regioni del mondo è un segno allarmante. La protezione dei soccorritori deve essere urgentemente rafforzata.

Ogni attacco violento alle organizzazioni umanitarie mette in pericolo l’aiuto spesso vitale per centinaia di migliaia di persone. La violenza spesso costringe le organizzazioni umanitarie a ritirarsi dalle regioni di crisi umanitaria per proteggere il proprio personale. Dopo il ritiro dei soccorritori, l’offerta umanitaria di intere regioni spesso si interrompe.

Ad esempio, anche l’organizzazione umanitaria francese ACTED ha dovuto interrompere la sua attività umanitaria nel nord dell’Africa occidentale del Niger, dopo che sette dipendenti dell’organizzazione non governativa e un loro compagno del Niger sono stati presumibilmente assassinati da islamisti estremisti il 9 agosto 2020. Tra le vittime c’erano quattro donne e due uomini francesi. Gran parte delle vittime degli attacchi è costituita da personale locale delle agenzie umanitarie. Nel 2019, ad esempio, solo 27 cittadini stranieri sono stati feriti durante le violenze.

Solo il 22 luglio 2020, gli islamisti radicali avevano ucciso cinque membri di un’organizzazione umanitaria nella vicina Nigeria. Nel 2020, all’inizio di agosto erano già stati registrati 204 attacchi contro gli operatori umanitari. I dati si basano sulla banca dati per la sicurezza degli operatori umanitari (www.aidworkersecurity.org/incidents/report/summary), che registra tutti gli attacchi.

Foto, Bambini sotto una zanzariera appesa tra gli alberi nel villaggio di Aburoc, in Sud Sudan. Migliaia di persone vivono all’aria aperta, sfollate a causa del conflitto. UNICEF/Hatcher Moore.  

 

 

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