Bonus da 600€, che partiti e politici si assumano le proprie responsabilità

Quando giovedì è uscita la notizia che anche quattro consiglieri provinciali avevano fatto richiesta per il bonus da 600€ messo a disposizione di chi ha subito danni dalla crisi del covid, non ci potevamo credere.

Non entriamo nel merito sul perché lo abbiano fatto: che sia stato per negligenza o per uno sbaglio di valutazione o per indifferenza o addirittura per “protesta”. Come sempre in politica, l’infamia non colpisce solo le persone direttamente coinvolte. Si allarga anche a tutti gli altri consiglieri e a tutta la politica. Purtroppo.

Dietro le scuse, dietro le giustificazioni che i quattro consiglieri e i loro partiti hanno espresso si nasconde qualche cosa di molto inquietante: l’inconsapevolezza rispetto al danno provocato nei confronti della nostra democrazia – e lo scaricabarile delle responsabilità. La colpa è del commercialista (Lanz), dello Stato italiano (Schuler), della superficialità (Köllensperger), della mancanza di esperienza (Tauber), della legge scritta male (LH Kompatscher).  No. La responsabilità è di chi ha deciso di fare richiesta. Come politiche e politici abbiamo una responsabilità molto più grande sulle nostre azioni rispetto agli altri cittadini. Non sediamo in Consiglio provinciale solo in quanto Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hanspeter Staffler, ma rappresentiamo i cittadini e le cittadine che con la loro fiducia ci hanno dato questo incarico. Con le nostre azioni dobbiamo rendere conto a loro e alle loro richieste.

Si tratta sempre di una questione morale, anche quando si decide di servirsi di qualcosa consentito dalla legge. In quanto politici e politiche di professione, attivi/e a tempo pieno, veniamo pagati per il nostro lavoro. È in gioco la dignità del mandato politico. E si tratta di sviluppare una cultura del riconoscere i propri errori, la cui ammissione non dovrebbe avvenire solo in seguito alla pubblicazione sui media…

Sia SVP che Team K hanno fatto sapere oggi che non ci saranno dimissioni. Anche questo fa parte della responsabilità di ognuno e delle forze politiche di appartenenza. Ma questa perdita di credibilità non sarà (come affermato invece da Beati/Team K) “un temporale passeggero”, affermano Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hanspeter Staffler in una nota al giornale.

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