Bolzanini Borderline – Aldo Porcaro

Aldo  Porcaro, cito il nome perchè penso a disanza di tanto tempo nessuno possa più sentirsi offeso, e quello che racconto è assoluta verità. Fisico asciutto, uno sguardo più che penetrante, due occchi scuri davvero acuti. Quando lo conobbi era appena tornato da Parigi, secondo lui un pittore doveva essere incompreso ed aver soggiornato in una delle soffitte d’artista di  Montmartre, era un must per capire se stessi e il mondo.

Era stato per molti anni in Somalia e quindi i suoi soggetti erano donne africane dal collo lungo, uccelli dalle piume policromatiche. Realizzai per lui diverse serigrafie che tuttora conservo. Poi parve che la mente cominciasse un percorso tortuoso e strano, sempre più ai limiti ed oltre. Diede fuoco ad una macchina, girò la gittà riempiendo i muri di frasi ed aforismi sempre più sconnessi. Ne ricordo tantissimi specie attorno al ponte Talvera, sulle passeggiate, in centro città.

Provai a cercare di capire se in quelle frasi si nascondesse qualche aspirazione o idea poetica ma erano solo insulti al sistema, al mondo intero. Una malattia mentale che lo aveva trascinato fuori da tutto e portato in un isolamento totale; chi agisce cosi nella gente incute una certa paura. Ma io che lo conoscevo bene da prima non credo fosse diventato pericoloso per gli altri, solo per se stesso.

Poi il servizio igiene comunale ripulì quei graffiti, lui se ne andò e niente più rimase di lui, al punto che oggi pochissimi lo ricordano. Eppure credo sia stato anche egli una delle tante piccole tracce che segnano la nostra storia.

Ja bitte, wohin denn mit dem Nazi im Sarg? Ti ricordi di Aldo? Aldo Porcaro. Veniva sempre nel ristorante di mio padre. Disegnava, disegnava e si guadagnava il pranzo. [Mercati Generali] Ich bin natürlich nicht der Porcaro, der wie heute Bansky, die Stadthäuser * bekritzelte [Juhu]. Dietrich Reinstadler hat mich beschrieben. Ich war ein kranker Mann. 1994 Matzneller Editions. BZ.

Dietrich Reinstadler: Aldo Porcaro fu Nunzio pittore parigino, pazzo o artista?
Bolzano, Matzneller Editions, 1994

Alessio Oss Emer

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