L’esplicita richiesta di “libertà di razzismo” avanzata dal leghista Gazzini è grave e pericolosa. Il razzismo non è un’opinione – scrive l’Anpi in un nota – ma un grave reato contro la dignità delle persone e l’umanità e come tale va combattuto senza se e senza ma. Lo dice la storia, “che evidentemente Gazzini non conosce, ma lo dicono anche la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la Costituzione e le leggi della nostra Repubblica. La complicità, il silenzio, o l’indifferenza rispetto a simili posizioni apre concretamente la strada ai seminatori di odio e di paura e richiede una risposta ferma da parte delle istituzioni, della società civile e della politica tutta.”
È necessario che la prossima campagna elettorale si svolga tra posizioni alternative, sostiene l’Anpi, ma pienamente rispettose dei valori fondamentali di libertà e convivenza della Costituzione e, in questo senso, tutte le forze politiche e i candidati sindaci, “in particolare, quelle che Gazzini ha sostenuto e sostiene, hanno il dovere di essere credibili e di prendere le distanze in modo inequivocabile da posizioni inaccettabili e pericolose”.
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