Traffico. Emergenza pandemia, ai confini di Stato traffico per i mezzi pesanti in grande difficoltà

Dal 7 marzo il traffico sull’autostrada del Brennero ha subito un brusco crollo in seguito alla scomparsa quasi totale dei mezzi leggeri. Da allora anche il trasporto merci è calato in media del 30 percento. Nonostante la grande contrazione del traffico, in tutta Europa il trasporto merci si scontra con severe limitazioni ai confini. La Commissione europea è intervenuta per rendere più scorrevole il traffico merci e poter così garantire i beni di prima necessità ai cittadini.
Nonostante la limitazione del traffico, da settimane si registrano code e ritardi nel trasporto merci ai confini tra gli Stati europei. Presso molte frontiere i conducenti dei camion devono compilare moduli specifici per l’ingresso nel rispettivo Paese e sottoporsi a controlli sanitari. Spesso i moduli sono redatti solo nella lingua locale, rendendo così più complessa e lunga la compilazione.
“La salute dei cittadini è prioritaria, pertanto è corretto e importante effettuare i controlli ai confini”, dichiara il Presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner, che aggiunge: “I controlli vanno tuttavia concordati tra i vari Paesi membri. Occorrono una maggiore collaborazione e un continuo scambio di informazioni. A tal fine va adottato un modulo europeo unitario, come proposto dalla Commissione europea.”
La Camera di commercio segue quindi la strada intrapresa dalla Commissione europea. Lunedì scorso la Commissione ha presentato delle linee guida per ottimizzare il traffico merci nell’attuale emergenza. Sono quattro gli obiettivi perseguiti dalla UE: i mezzi pesanti dovrebbero riuscire a passare un confine entro 15 minuti; per il trasporto merci vanno inoltre create “corsie preferenziali verdi” in tutti i valichi; i governi dovrebbero sospendere i divieti di circolazione per i mezzi pesanti; infine, va ridotto il carico burocratico che pesa sui conducenti dei tir.
Fino ad ora solo la Repubblica Ceca ha attuato le linee guida della Commissione, mentre gli altri Paesi sono ancora in ritardo. A questo riguardo la Camera di commercio di Bolzano è comunque in contatto con l’amministrazione provinciale, con i Land del Tirolo e della Baviera, e con le autorità competenti a Roma, Vienna e Berlino

 

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