Chiusi dentro, però liberi di esprimersi! WE Women Empowerment è sempre attiva

I canali social per favorire incontro, vicinanza e condivisione tra le persone. 

“Che spiffero! Chiudi la finestra: troppi contatti col mondo esterno!”, è questo uno dei post intelligenti pubblicati sui social di WE-Women Empowerment, con l’ironia indispensabile per superare questo periodo! La necessaria e vitale clausura di questo periodo aguzza l’ingegno, o meglio la creatività, la fantasia, la voglia di narrarsi e di condividere con altri, seppur in remoto, emozioni, paure, sogni e desideri per il futuro prossimo. Tra le tante idee e iniziative nate in questi giorni per mitigare gli effetti negativi dell’isolamento sociale che ognuno di noi deve assolutamente rispettare, meritano essere segnalate alcune proposte delle operatrici del progetto WE-Women Empowerment di piazza Parrocchia, punto di riferimento a 360° per le donne, in questo periodo inevitabilmente chiuso ai contatti e incontri personali, ma apertissimo sui canali social, oggi come non mai vitali mezzi per restare in contatto, per favorire la condivisione e la vicinanza tra le persone. Due diversi appelli alle donne per esprimersi, l’uno che privilegia in particolare le arti figurative, mentre l’altro invece quelle narrative, ma comuni negli intenti: restare unite, non perdere la fiducia nel futuro, compensare la mancanza di vicinanza sociale con la vicinanza virtuale, manifestare l’energia creativa individuale per mantenere il sentimento di collettività che in questi giorni sta forse venendo meno.

Il giovane gruppo “Artemisia” di COOLtour, uno dei diversi partner del progetto WE-Women Empowerment sostenuto dal Comune di Bolzano, ha lanciato “INKuarantena” una raccolta di disegni, illustrazioni, foto, poesie e mini-racconti, rivolta a tutta la cittadinanza, che vengono pubblicati su vari canali social. Con cadenza settimanale, Artemisia propone ogni giorno un diverso macro tema su cui esprimersi e questi sono i più diversi: “nonni, mare, peli”, alcuni di quelli della settimana scorsa, “mappamondo, corda, balcone, abbraccio” alcuni per i prossimi giorni. “Un mare di persone davanti a me, davvero tanta gente, ammassata davanti a quella vetrina! [……] Non avevo mai visto un mare così esteso e cheto, quasi rassegnato. Davanti al supermercato, poi!”, una riflessione spiritosa postata sul proprio profilo Instagram o Facebook e inviata poi per messaggio a fb COOLtourbz  o a cooltour@lastrada-derweg.org  che lo condivide con la sua estesissima rete di contatti social.

Il team di “Liscià, Donne che raccontano donne” della coop. OfficineVispa ha creato invece uno “spazio d’eccezione” in cui raccogliere e amplificare la voce di tutte le donne che abbiano voglia di raccontare la propria attuale storia, gli stati d’animo e gli auspici per il futuro o anche semplicemente “far sentire la propria voce”:  #desideridievasione , uno storytelling condiviso, sotto il grande cappello del “siamo galassie desideranti”, cioè siamo donne che raccontano donne, donne che sostengono donne, donne che hanno desideri per il futuro! E le donne
effettivamente raccontano e si raccontano, tanti i pensieri e riflessioni già in rete; “Ciao, ho letto il vostro appello ed ho deciso di scrivervi. Sono una giovane mamma di una bellissima bimba che a breve compirà un anno, questa situazione ha stravolto i nostri piani ero appena rientrata a lavoro e vista la situazione sono tornata in maternità [segue]”, uno dei racconti sul tema genitori e figli in casa, un altro invece esprime con ironia e leggerezza le difficoltà dell’isolamento in casa. Io sono messa che scappo in balcone e saluto anche gli uccelli migratori pur di relazionarmi con qualcun altro. Anche per partecipare a questa iniziativa è sufficiente inviare un messaggio, un video, un’ immagine o persino un urlo di liberazione, quanto mai piacevole in questi tempi troppo “silenziosi”, alla pagina fB di Liscià o a liscia@officinevispa.com  e tutto verrà pubblicato, volendo anche in versione anonima.

L’invito alla cittadinanza, giovane o meno, di qualsiasi genere, origine, cultura,.. è di partecipare, di scrivere, urlare o disegnare, per contribuire alla creazione di questo grande contenitore di emozioni e sentimenti. Il valore di queste iniziative, della voglia e disponibilità delle donne di comunicare e scambiare pensieri, di restare in contatto, anche se mediato dalle apparecchiature tecnologiche, è quello di stimolare e sollecitare il nostro pensiero creativo e la nostra energia vitale, donandola agli altri e creando una memoria collettiva quando questi tempi bui saranno passati: i racconti e le immagini donateci da queste donne saranno materiale prezioso per non dimenticare, per provare a cambiare in futuro il nostro rapporto col mondo, sia in termini di maggior rispetto dell’ambiente e della natura, sia di relazioni sociali autentiche, che non escludano le parti più deboli e fragili della nostra comunità, ormai sempre più globale e allargata a variegate dimensioni dell’individualità e dell’identità personale.

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