DIGITAL 2020: ECCO I BEST PRACTICE PER I TUOI SOCIAL 

“Non c’è nulla di costante tranne il cambiamento” – diceva Eraclito. Alle porte del 2020, il mondo social è la perfetta rappresentazione digitale del pensiero del grande filosofo Eraclito. Qui di seguito i best practice per rimanere sempre aggiornato sul cambiamento dei social network. 

Sono in pochi ad essere rimasti indifferenti al cambiamento epocale che i social network hanno portato nelle nostre vite. Proprio a loro vogliamo rivolgere questa domanda: qual è il primo oggetto che prendete in mano la mattina? Semplice: il vostro smartphone. Che sia Android o Apple, che sia per spegnere la sveglia o per vedere i messaggi WhatsApp ricevuti nella notte, nessuno sfugge a questa routine, consapevole o inconsapevole che sia. Ciò che ne consegue è tanto banale quanto pericoloso: controllando ciò che arriva sui nostri smartphone, è possibile orientare il nostro pensiero fin dalle prime ore del giorno. Che poi si tratti di volerlo orientare per finalità di vendita, per finalità di influenza di opinione o partecipazione, poco importa: il condizionamento del nostro comportamento non inizia più dal quotidiano della mattina o dalla radio che ascoltiamo per andare al lavoro, parte dal momento in cui abbandoniamo Morfeo per iniziare ogni nostra giornata. Ed è in questo contesto che le aziende studiano e lavorano per trovare sempre nuovi modi efficaci per raggiungere i loro destinatari, accompagnandoli durante le loro giornate. Il mondo social, ormai saturo di contenuti, necessita di grande precisione per una comunicazione efficace che raggiunga effettivamente il target prefissato. Risulta quindi fondamentale per chi vuole comunicare con successo sui social nel 2020 conoscere il mercato e le tendenze attuali. Abbiamo deciso di intervistare uno dei tanti esperti dei social che hanno fatto di questa trasformazione digitale una professione, per capire assieme quali saranno le novità nel nuovo anno. 

 

 

Lorenzo Barzon, classe 1997, è fondatore e socio di DNA – Digital Network Advertising, agenzia di comunicazione digitale con sede nel capoluogo altoatesino ed attiva anche in Lombardia ed in Israele. Si occupa di comunicazione d’impresa digitale, di comunicazione politica digitale ed è considerato nell’ambiente un esperto della web reputation.

 

Cosa ci aspetta sui social nel 2020?

Mi risulta difficile darle una risposta secca. Il mondo social è in continua evoluzione. Quando clienti avvocati, medici e commercialisti si lamentano con noi del continuo aggiornamento professionale richiesto per svolgere al meglio le loro funzioni, rispondo sempre che loro in realtà sono dei privilegiati. Nella nostra professione, ciò che studiamo oggi tra due o tre anni probabilmente non esisterà nemmeno più!risponde ridendo Lorenzo Barzon – per cui è inutile lamentarsi: studio costante e continua sperimentazione pratica differenziano i professionisti dagli improvvisati. Una buona comunicazione e reputazione web si costruisce passo dopo passo, con costanza e serietà, in un arco temporale medio/lungo. Se si sbaglia, 10 anni di lavoro possono essere cancellati da un solo post o commento sbagliato. 

Quali sono le tendenze social per il 2020? 

Per capire quali tendenze ci aspettano è necessario documentarsi dai report che annualmente le grandi piattaforme rilasciano. Noi personalmente consigliamo il report di Hootsuite, completo e ben fatto. Anche le stesse piattaforme social rilasciano delle statistiche che, se lette nel modo corretto, possono dare un indirizzo di come realizzare un buon piano di comunicazione web. Abbiamo svolto questo lavoro per voi, e di seguito vi riassumeremo i punti salienti. 

  • Influencer marketing, small is better

    Ricordate I vecchi film in cui le sigarette venivano “casualmente” passate al collega sempre a favore di camera? Ecco. Nulla di nuovo nella comunicazione, solo un adattamento all’era dei social. Il product placement è diventato il cavallo di battaglia di tante webagency. Il mercato però sta cambiando. Se tre anni fa la soluzione comunicativa più efficace era la partnership di un’azienda con un “big influencer”, oggi gli studi dimostrano che in realtà small is better. Canalizzare tutte le risorse ed energie su un unico testimonial, risulta meno soddisfacente che diversificare i messaggi in canali diversi. Per prima cosa si deve stabilire il target che si vuole andare a colpire. Il secondo passaggio è stabilire come colpirlo. Voi sparereste ad una zanzara con un bazooka? Forse sì, ma il risultato non è detto che sia soddisfacente. Per raggiungere il nostro target è necessario operare in maniera mirata e ristretta. Tanto per capirci: per vendere pentole Mastrota è ormai la scelta sbagliata: meglio scegliere una collaborazione con tanti piccoli caposcala di condominio.

  • Stories, stories ovunque

    Il report annuale di Hootsuite evidenzia come ben il 64% dei marketer abbia l’intenzione di utilizzare le stories per i propri piani di comunicazione digitale. Le stories sono comode: rapide ed immediate, raggiungono quotidianamente il target che vogliamo raggiungere. Inoltre, essendo disponibili solo per 24 ore, permettono di variare il messaggio ed il contenuto molto più facilmente rispetto ad un post. Così facendo, si può prevedere in una strategia di comunicazione ben fatta di creare messaggi diversi per coprire tutti i potenziali interessi del nostro target.

I dati contenuti nel report annuale di Hootsuite
  • Tailor made

    La vera sfida nel 2020 è proprio questa: la personalizzazione, al massimo, del contenuto. Riuscire a personalizzare al meglio il messaggio che vogliamo far arrivare al nostro target è la chiave del successo per la conversione di vendita. Il target, sentendosi chiamare per nome, raggiunto negli interessi più personali, tenderà a fidarsi, guardando al nostro messaggio con meno diffidenza e più interesse.

  • “Con” è meglio che “per”

    Quante volte ci è capitato di vedere pagine o profili con centinaia di migliaia di like/followers che poi ottengono scarsi risultati nelle reazioni ai contenuti postati? Una delle sfide delle grandi aziende nel 2020 è sicuramente quella di creare delle community che comunichino quotidianamente con l’azienda. La comunicazione dell’azienda per la propria fanbase è ormai giurassico.

  • TikTok on the clock

    Cos’hanno in comune il karaoke e la comunicazione d’impresa? Molto. Tik Tok ha rivoluzionato nuovamente il modo di concepire il mondo dei social. Naturale, autentico, semplice: queste le parole chiave del successo di questa applicazione che sta spopolando in tutto il mondo. Per un buon piano di comunicazione aziendale, è fondamentale prevedere nel 2020 di essere presenti ed inseriti anche su questa piattaforma. 

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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Claudio Calabrese

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