Bolzano. IMPULSI VIVI, LE IDEE PRENDONO FORMA

UN MENTOR AD HOC PER OGNI PROGETTO. ORA LA FORMAZIONE CULTURALE SI FA SU MISURA. 

Vettorato: «Fondamentale focalizzare l’attenzione sulle nuove forme di comunicazione come il public speaking»

Bolzano. La formazione? Meglio farla individualizzata, tarata sulle esigenze di progetti eterogenei che prendono sempre più forma. Ed è così che la quarta edizione di Impulsi Vivi, il percorso dell’Ufficio Politiche Giovanili della Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano realizzato da Irecoop Alto Adige – Südtirol, passa alla fase tailor made. E si allinea ancor meglio alle esigenze dei partecipanti. Così, dopo i primi quattro workshop, ecco il programma: un corso per tutti i partecipanti di public speaking, essenziale per saper comunicare i progetti, e poi ognuna delle idee sarà seguita da un mentor ad hoc. A metà dicembre saranno selezionati e presentati i progetti vincitori, che avranno poi un ulteriore calendario di mentoring individuale da gennaio a marzo 2020.

«Impulsi Vivi è un percorso che deve il suo successo alla formula consolidata, che affiniamo di anno in anno ponendoci dei nuovi obiettivi – spiega Giuliano Vettorato, assessore all’Istruzione e cultura italiana della Provincia Autonoma di Bolzano –. Il public speaking, ad esempio, rientra in questa dinamica di crescita rivolta ai giovani, trattandosi di una forma di comunicazione molto attuale e richiesta dalle aziende, fondamentale per presentare le idee in modo accattivante e apprendere come mantenere vivo l’interesse e l’attenzione del pubblico».

Dedicato agli under 40, Impulsi Vivi ha visto negli scorsi anni crescere e prendere forma decine di idee in ambito culturale. Progetti diventati realtà e che ora innervano (non solo) il territorio altoatesino. La quarta edizione è già partita con una novità: la voglia di allargare il proprio target, coinvolgendo anche professionisti impegnati nel campo del project management. Il tutto in stretta connessione con associazioni e realtà consolidate del territorio affinché diventino parte integrante del percorso di formazione e mentoring, mantenendo lo stesso obiettivo finale: fornire strumenti concreti e consulenza specialistica per sviluppare idee in ambito culturale e creativo.

I NUMERI

Trentaquattromila persone occupate, per un valore generato che supera i due miliardi di euro. Numeri, quelli riportati dall’analisi annuale di Fondazione Symbola, che fotografano un settore forte e in crescita: la cultura in Trentino-Alto Adige. Lo stereotipo che recitava «con la cultura non si mangia» sembra, per fortuna, essere superato e lontano.

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