Trento. Primo appuntamento di Jazz’About con THE COMET IS COMING

Shabaka Hutchings, Dan Leavers, Max Hallett: ma anche King Shabaka, Danalogue, Betamax, se vogliamo chiamarli col nome che assumono sul palco quando vanno a formare il progetto THE COMET IS COMING. L’apertura della stagione 2019/20 di Jazz’About – rassegna organizzata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara – domenica 27 ottobre al Teatro SanbàPolis di Trento alle 21.30, è decisamente fiammeggiante: una delle formazioni più originali, abrasive ed esplosive in circolazione oggi nel jazz iper-contemporaneo. Anzi: “jazz” è forse una categoria limitante per una band che esplora le frontiere della psichedelia, di certe reminiscenze punk-industrial, dell’elettronica e della sperimentazione.
Del jazz c’è però il background e c’è soprattutto l’enorme preparazione strumentistica dei tre membri, autentici virtuosi di sassofono, tastiere e batteria. Il fatto di assumere dei nomi posticci, quasi da fumetto, è da un lato un vezzo ma dall’altro è anche una precisa dichiarazione d’intenti: The Comet Is Coming è davvero una “realtà parallela” nella musica contemporanea, realtà dove due forze apparentemente contrastanti – un approccio onirico da un lato, una feroce e trascinante forza ritmica dall’altro – si innestano su una scrittura piena di sorprese, di richiami imprevedibili, di chiaroscuri spiazzanti ed inquietanti ma anche di una robusta, robustissima geometria.
Potrebbero venire in mente anche paragoni col lato più intellettuale e colto del rock e del jazz-rock, in un arco che va dai Battles ai Tortoise fino ai Radiohead, ma in The Comet Is Coming c’è sempre un “tremendismo” di matrice black (nel senso sia di musica legata alle classiche visceralità funk, soul, jazz, ma anche nel senso di oscuro esoterismo) che porta in territori sconosciuti e ad oggi inediti, unici. Due album (“Channel The Spirits”, 2016, e nel 2019 “Trust In The Lifeforce Of The Deep Mystery” uscito per la prestigiosa Impulse); una manciata di EP; soprattutto, un passaparola sull’esplosività sensoriale (e tecnica) delle loro esibizioni live: il futuro più “pericoloso” ed appassionante del jazz odierno va di scena a Jazz’About. Difficile immaginare un’apertura più stimolante ed appassionante per questa nuova stagione, di nuovo alla ricerca dei confini del “nuovo” jazz. Quello fuori da ogni retorica, da ogni cartolina, da ogni luogo comune spesso abusato, e capace invece di comunicare col presente e col futuro.
Biglietti disponibili su www.primiallaprima.it fino alle ore 19.00 del giorno dell’evento al costo di 15 euro. È prevista una tariffa ridotta a 12 euro per gli studenti universitari e per i giovani sotto i 26 anni. Si ricorda che la sera del concerto il biglietto avrà un costo (tariffa unica) di 20 euro.

Foto/c-Fabrice Bourgelle.

 

 

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