Alto Adige. Spesa ospedaliera, la Giunta ricorre alla Corte Costituzionale

Inammissibile il ricorso dell’ANAAO contro la formazione specialistica.

Ieri la Giunta provinciale ha deciso di resistere davanti alla Corte Costituzionale al ricorso proposto dal Governo avverso alla propria legge di assestamento del bilancio di previsione provinciale del 30 luglio scorso per l’anno finanziario 2019 e per il triennio 2019-21. Al centro della questione vi è l’articolo 9, comma 1, della legge, riguardante la partecipazione alla spesa ospedaliera ai sensi del quale la Giunta provinciale può emanare provvedimenti per limitare gli accessi inappropriati ai servizi di pronto soccorso negli ospedali.
Tale disposizione prevede, tra l’altro, che le prestazioni differibili fruite presso il pronto soccorso siano interamente a carico dei pazienti, anche se esentati dal pagamento del ticket, nella misura stabilita dalla Giunta provinciale. L’esecutivo provinciale ha quindi ritenuto necessario costituirsi nel relativo giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale al fine di tutelare la legittimità delle proprie disposizioni.
Nel corso della conferenza stampa al termine della seduta di Giunta, il presidente Arno Kompatscher ha dichiarato che “stiamo lavorando ad una precisazione della norma giuridica in oggetto”. Da parte sua l’assessore provinciale alla salute, Thomas Widmann ha già illustrato all’esecutivo un adeguamento della norma che si muove nell’ambito delle linee guida fissate dalla Giunta stessa.
Sempre ieri, la Sezione lavoro del Tribunale di Bolzano ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’ANAAO e da alcuni medici riguardo alla stipula da parte della Provincia di contratti a tempo determinato di medici in formazione (specializzandi) sin dal primo anno di specializzazione con inquadramento contrattuale “Fascia B”.
L’inammissibilità del ricorso è stata stabilita da giudice del lavoro in quanto “non sussiste l’interesse al ricorso e la legittimazione attiva in capo ai ricorrenti”.
La sentenza del giudice del lavoro è stata accolta con particolare soddisfazione da parte dell’assessore provinciale alla salute, Thomas Widmann, il quale ha dichiarato “ho sostenuto sin dall’inizio che la formazione specialista in base al modello austriaco, adottata a livello provinciale, ha una sua base giuridica solida.
Con la sentenza odierna del giudice del lavoro viene confermata la nostra tesi difensiva in base alla quale il ricorso da parte dell’ANAAO e di alcuni medici era da considerarsi inammissibile. Resta la perplessità sul fatto che un sindacato dei medici abbia voluto ricorrere contro dei colleghi. Spero sinceramente che ora i medici specializzandi possano ritrovare serenità nel loro iter formativo“.

Foto/c-ASP/Ivo Corrà.   

 

 

 

 

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