45° FESTIVAL DI MUSICA CONTEMPORANEA, un’occasione da non perdere

Il Festival di Musica Contemporanea di Bolzano ha il grande merito di aver creato nel corso della sua lunga storia un palcoscenico unico per la musica contemporanea scritta ed eseguita da compositori e strumentisti altoatesini.

Buona parte della musica eseguita nelle sale da concerto delle istituzioni sinfoniche e filarmoniche è scritta in epoche più o meno lontane, con rare incursioni nella contemporaneità. Non è così comune quindi poter provare l’emozione di ascoltare per la prima volta un brano appena scritto, o poterlo eseguire come musicista.

Al Festival di Musica Contemporanea ascolterete quasi esclusivamente nuova musica. Partiture scritte da alcuni compositori affermati e altre dalle nuove generazioni che avanzano nelle classi dei conservatori italiani.

Un largo spazio quindi alla scena locale e contemporanea che dal 19.10 al 13.11 animerà il capoluogo e non solo. Questa 45° edizione di una delle rassegne probabilmente più longeve del nostro territorio è realizzata grazie al sostegno degli enti locali e alla sinergia tra istituzioni come i conservatori di Alessandria, Udine e Bolzano, l’Università degli Studi di Trento, il Museion, l’Istituto Musicale Vivaldi ed il Südtiroler Künstlerbund.

Il filo conduttore del programma quest’anno è la canzone popolare riletta alla luce dei linguaggi contemporanei, come denuncia il titolo del primo concerto Project I Folksongs & Folkdances, che si terrà il 19 ottobre alle ore 18.00 a Museion. Sei compositori affrontano, ognuno a suo modo, il repertorio tradizionale: Mathias Johannes Schmidhammer, Alexander Kaiser, Felix Resch, Manuel de Roo, Marcello Fera e Marco Uvietta. Alle nuove opere di questi compositori nostrani si aggiunge in programma la partitura di Luciano Berio Folksongs per mezzosoprano e 7 strumenti.

Gli interpreti sono il mezzosoprano Elisabeth Gellner e l’Ensemble Windkraft, ormai da tempo ensemble in residence di questo festival di musica contemporanea.

Le incursioni del rock e di altri generi spuri sono l’elemento programmatico del secondo concerto – nuovamente a Museion, 23 ottobre ore 20.00 – affidato alla chitarra elettrica di Mauro Franceschi, chitarrista e compositore che presenta al festival due partiture di suo pugno grazie alla collaborazione con il flautista Gregorio Bardini e la INPUT Jack Orchestra.

Da questo mondo affascinante e sincretico si emerge per il consueto appuntamento con i giovani compositori che si terrà al Conservatorio Monteverdi il 25 ottobre alle ore 18.00. Un’orchestra da camera formata dai musicisti dei conservatori di Alessandria, Bolzano e Udine si farà interprete dei brani degli studenti delle classi di composizione dei docenti Luca Macchi, Heinrich Unterhofer e Renato Miani.

L’avanguardia torna a rileggere la tradizione folkloristica con un secondo concerto. Il 30 ottobre alle ore 20.00 a Museion i Virtuosi Italiani insieme a Windkraft, sotto la direzione di Kasper de Roo, interpreteranno le composizioni vecchie e nuove di quattro compositori altoatesini ormai affermati: Hubert Stuppner, Michael F.P. Huber, Manuela Kerer e Luca Sticotti.

Una collaborazione ancora più stretta con il museo di arte contemporanea si attua nel concerto collaterale all’esposizione “Marguerite Humaeau: Oscillations”, che si terrà il 7 novembre alle ore 18.00. Ad esibirsi saranno i clarinettisti Roberta Gottardi e Roberto Gander insieme al compositore Eduard Demetz, in questo caso all’elettronica. Un programma interamente dedicato al clarinetto e alle nuove partiture per questo strumento.

Un appuntamento speciale è dedicato quest’anno al compositore Morton Feldman con un vero e proprio workshop che si svolge a Brunico tra ottobre e novembre e termina con un concerto presso la Ragenhaus di Brunico l’8 novembre alle ore 20.00. In questa occasione sarà eseguito “Crippled Symmetry” in una performance che metterà in campo musica e danza coinvolgendo anche allievi della Musikschule.

Il festival si chiude poi a Museion con il Percussion Quartett ConTakt, il 13 novembre alle 20.00, per un concerto che di nuovo accende i riflettori sui compositori dell’area tirolese con musiche di Hannes Kerschbaumer, Herbert Grassl, Georg Malfertheiner, Eduard Demetz, Giovanni Gammino e Norbert Rabanser.  

Foto, Cristina Alberti.  

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