Merano. Apre lo sportello SpIQ

A partire da venerdì 13 settembre sarà operativo in Comune lo sportello SpIQ, che offrirà consulenza a persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali.

Alcuni mesi fa il Comune di Merano ha aderito alla Rete RE.A.DY per la lotta contro la discriminazione di persone omosessuali e transessuali. L’obiettivo delle Rete RE.A.DY è quello di creare sinergie fra le varie amministrazioni comunali per dare una risposta convincente alle esigenze delle persone discriminate e garantire loro una migliore qualità di vita.

“Vogliamo essere una città aperta e liberale nei confronti di tutte le persone. La lotta contro l’omofobia ci sta pertanto a cuore, perché si tratta di una lotta che non riguarda solo persone omosessuali o transessuali, ma tutta la comunità. Non è ammissibile che in una società moderna come la nostra si verifichino ancora casi di discriminazione”, ha ribadito Rösch.

Servizio di consulenza SpIQ

Il primo passo contro queste forme di discriminazione è l’attivazione, in municipio, di SpIQ, uno sportello di ascolto e counseling offerto dall’associazione Centaurus e rivolto in particolare a persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali. Lo sportello vuole sostenere ragazze e ragazzi nel percorso di una maggiore conoscenza di sé, dare informazioni corrette rispetto all’orientamento sessuale e all’identità di genere, sostenere il processo di coming out e la relazione con i genitori e con le altre figure adulte ed essere anche un punto di ascolto per chi vive situazioni di bullismo e/o mobbing legate all’identità sessuale. Lo sportello sarà aperto – a partire dal 13 settembre, ogni venerdì pomeriggio dalle ore 17 alle ore 20 (si accede solo previo appuntamento). Per fissare un appuntamento gli interessati possono scrivere a help.point@centaurus.org oppure il numero telefonico 0471 976342 negli orari di ufficio oppure inviare – sempre a questo numero – un messaggio Whatsapp.

SpIQ persegue le seguenti finalità:

● promuove il benessere soggettivo/individuale della persona con identità sessuale sociale di minoranza attraverso l’attivazione di processi di empowerment;

● favorisce l’inclusione nei contesti di vita attraverso il sostegno con azioni attive di inclusione e advocacy;

● facilita processi orientati allo sviluppo di una comunità attenta alle questioni di genere e alle intersezioni con le altre dimensioni sociali a rischio di discriminazione o marginalizzazione;

L’iniziativa partita da un mozione

A Villa San Marco, sede dell’Accademia di studi italo-tedeschi, è stata istituita nel 2016 una piattaforma Euregio per la dignità umana e i diritti umani che è sostenuta anche dal Comune di Merano. E proprio nella villa di via Innerhofer, lo scorso mese di maggio, il sindaco Paul Rösch e la presidente del Consiglio comunale Francesca Schir hanno siglato l’adesione del Comune di Merano a RE.A.DY, la rete nazionale delle amministrazioni comunali che vogliono impegnarsi nella lotta contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Con la firma della carta d’intenti è stato dato anche seguito a una specifica mozione presentata dalla consigliera Francesca Schir e dal consigliere Kurt Duschek (Gruppo misto) nonché dal consigliere David Augscheller (Sinistra Ecosociale) e approvata all’unanimità dal Consiglio comunale ai primi di novembre dello scorso anno.

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