Merano. Accompagnamento abitativo, cooperazione Comune/Pitsch

I progetti di accompagnamento abitativo vengono attuati a Merano dal Comune e dalla fondazione Pitsch. La novità: l’accordo fra i due partner prevede l’introduzione di una lista unica di attesa, gestita dal Comune. Il provvedimento è già stato approvato dalla Consulta anziani del Comune di Merano. 

“Lo sviluppo demografico in corso ci porrà di fronte a nuove sfide nell’ambito dei servizi di assistenza agli anziani. Sono certo che – grazie alla collaborazione con un partner così solido ed esperto come la Fondazione Pitsch – riusciremo ad affrontarle nel migliore dei modi”, ha dichiarato Frötscher, che ha inmcontrato di recente, assieme alla direttrice dell’Ufficio servizi sociali Sabine Raffeiner, il presidente della fondazione Pitsch Walter Schweigkofler e il direttore Alexander Huber traf, per discutere aspetti organizzativi.

“Dopo il rinnovo della convenzione per la gestione della residenza Seisenegg, con la quale è stato affidato alla fondazione Pitsch il progetto di accompagnamento abitativo in questa struttura, è stato raggiunto un altro importante obiettivo: l’introduzione della lista unica di attesa per quelle strutture cittadine che offrono alle persone anziane questo genere di servizio. Si tratta, oltre al Seisenegg, che dispone di 35 appartamenti, di villa Maia in via Palade (25 alloggi) e di Casa Wolkenstein in via Toti (37 alloggi)”, ha spiegato Frötscher.

Le richieste di accompagnamento abitativo vengono esaminate da uno specifico gruppo di valutazione, composto da esperti altamente qualificati (rappresentanti del Comune e della dfondazioone Pitsch), che verifica la situazione dei richiedenti direttamente al loro domicilio e i necessari requisiti. Nell’autunno dello scorso anno sono state presentate 44 domande. Di queste, 22 sono state accolte, mentre per i rimanenti 22 anziani la commissione, sulla base dei criteri vigenti, ha ritenuto più opportuno optare per una forma di assistenza diversa.

L’accompagnamento abitativo e una delle soluzioni assistenziali del futuro e il numero delle domande cresce costantemente. Le esperienze maturate fin qui al Seisenegg, a Villa Maia e a Casa Wolkenstein sono molto positive. La qualità abitativa degli alloggi à ottima e anche l’assistenza offerta è puntuale e professionale”, ha constatato Frötscher.

“L’accompagnamento abitativo è pensato per persone che sono ampiamente autosifficienti ma che hanno bisogno di un certo sostegno e possono pertanto usufruire di una serie di servizi. l’obiettivo è quello garantire loro la possibilità di condurre una vita autonoma e prevenire l’isolamento sociale”, ha spiegato Sabine Raffeiner.

“Possono concorrere all’assegnazione degli alloggi le persone anziane oltre i 65 anni che risiedano da almeno cinque anni nel Comune di Merano. Il nuovo regolamento introduce ulteriori prerequisiti per il servizio di accompagnamento abitativo: una serie di criteri tiene conto della situazione sociale e della autosufficienza del/la richiedente”, ha chiarito Raffeiner.

Oltre all’affitto, le persone anziane che vivono in un alloggio dedicato all’accompagnamento abitativo, pagano anche una tariffa giornaliera per i servizi. Le norme provinciale consentono una tariffa fino a 8 euro al giorno. L’amministrazione comunale invece ha optato per una tariffa molto più conveniente 3,50 euro al giorno.

Per due ore al giorno una persona di riferimento è disponibile per aiuti o nel caso di domande o problemi. Soprattutto vengono organizzate una serie di attività ricreative, che favoriscono l’integrazione sociale. “L’obiettivo dell’accompagnamento è quello di creare rapporti fra gli inquilini e di stimolare così l’aiuto del vicinato”, ha detto Raffeiner.

Comune e Fondazione Pitsch intendono realizzare nuovi progetti di assistenza abitativa, così da completare le varie offerte di assistenza ai seniores.

“La strategia di questa Giunta è quella di potenziare – in stretta collaborazione con la fondazione Pitsch – forme abitative come questa, al fine di poter offrire agli/alle anziani/e della città un alloggio che corrisponde alle loro esigenze”, ha detto Frötscher.

Il prossimo passo dopo l’accompagnamento abitativo dovrà essere quello di ampliare l’offerta di alloggi con assistenza abitativa, nelle quali l’assistenza per gli abitanti è più intensa.

Foto, Alexander Huber (da sinistra), Walter Schweigkofler, Sabine Raffeiner e Stefan Frötscher. 

 

 

 

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