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“Winterreise” di Angelin Preljocaj per l’inaugurazione di Bolzano Danza

10 Luglio 2019

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“Winterreise” di Angelin Preljocaj per l’inaugurazione di Bolzano Danza

 BOLZANO Un’inaugurazione in pieno clima romantico con Winterreise, la trasposizione danzata di Angelin Preljocaj per la sua compagnia del celeberrimo ciclo di Lieder di Franz Schubert. Una creazione commissionata nel gennaio 2019 dal Teatro alla Scala di Milano per dodici danzatori del suo Corpo di Ballo, ora trasferita nei corpi del Ballet Preljocaj con voce e pianoforte live in arrivo dal tempio della lirica milanese. Uno struggente viaggio verso la morte di un uomo tradito dalla propria amata. 12 luglio Teatro Comunale, h.21.

Creazione 2019 di Angelin Preljocaj per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, commissione 2019 nell’ambito del ciclo di balletti su musica da camera voluti dal Sovrintendente Alexander Pereira, Winterreise rivive ora, per l’apertura di Bolzano Danza, con il Ballet Preljocaj, la compagnia fondata e guidata dal coreografo francese dal 1984, oggi di stanza nel Sud della Francia, a Aix-en-Provence.

Winterreise (Viaggio d’inverno), capolavoro di Franz Schubert, è un ciclo di 24 Lieder per voce e pianoforte composto nel 1827 sulle liriche del poeta romantico Wilhelm Müller pubblicate qualche anno prima: episodi di un viaggio disperato verso la morte di un uomo tradito dalla propria amata. Preljocaj trasferisce in danza questo universo poetico la cui carica emotiva trasporta gli spettatori nell’abisso di un viaggio interiore.

In scena dodici danzatori del Ballet Preljocaj affiancati dal basso-baritono austriaco Thomas Tatzl e dal noto pianista James Vaughan, interpreti di primordine nel progetto sin dal debutto scaligero. Ispirato dalle liriche di Wilhelm Müller, Preljocaj confessa di aver attinto anche ad altre fonti per creare la sua coreografia di matrice astratta e di essersi adagiato con rispetto sulla struttura musicale di Schubert.

“Il Viaggio d’inverno – spiega Preljocaj – è il tempo che passa e la disperazione nei confronti della morte che arriva inesorabile. Nella musica di Schubert tutte queste porte si aprono, come le atmosfere, che mi hanno sedotto forse più dei poemi, un po’ aneddotici, di Müller. Da subito ho sentito una corrispondenza con il Werther di Goethe sebbene qui, a differenza del Werther in cui il protagonista fa una fine brutale, il suicidio è “al ralenti”. Nel corso del ciclo poi, è come se si sprigionasse un desiderio di morte legato al desiderio erotico. Eros e Thanatos ancora una volta vanno a braccetto come la biografia di Franz Schubert ricorda: è noto il compositore morì a causa delle conseguenze della sifilide, l’AIDS dell’epoca. Da qui sono partito per costruire la coreografia, assolutamente non narrativa, ma tempestata di stati d’animo e simboli tratti da ciascun Lied. L’impianto è corale, non esiste un protagonista: tutti i danzatori rappresentano i molteplici aspetti dello spettro del sentire umano. Come un diamante sfaccettato”.

Prologo ed epilogo dell’atteso Winterreise, lo spettacolo gratuito Floe ospitato in piazza Verdi, siglato e interpretato da Jean-Baptiste André in collaborazione con l’artista visivo Vincent Lamouroux: un’installazione danzata che contempla giganteschi iceberg bianchi con forme irregolari affiancati o sovrapposti dalla superficie liscissima su cui André deve performare. L’immaginario che si crea è quello di un uomo intrappolato tra le montagne alla ricerca della propria salvezza, oppure di un attraversamento periglioso e scivoloso di inaspettate ripide pareti.

12 luglio Piazza Verdi, h. 20 e h 22.

13 luglio, Prati del Talvera h.11.30 e 12.30

Angelin Preljocaj si dedica dapprima alla danza classica e poi alla danza contemporanea con Karin Waehner. Nel 1980 si perfeziona a New York dove lavora con Zena Rommett e Merce Cunningham, e in Francia con Quentin Rouillier a Caen e con la coreografa americana Viola Farber ad Angers. Nel 1982 entra a far parte della Compagnia di Dominique Bagouet e nel 1984 debutta come coreografo, fondando la propria compagnia. A oggi ha firmato una cinquantina di creazioni, molte di queste riprese in tutto il mondo da compagnie di fama. Ha realizzato balletti su commissione per il Teatro alla Scala, il New York City Ballet, il Balletto dell’Opéra de Paris. Autore di prodotti di videodanza, ha realizzato anche film e spot pubblicitari (per Air France). Ha inoltre collaborato a numerose versioni filmate delle sue coreografie, tra cui Les Raboteurs di Cyril Collard (1988), Eldorado di Olivier Assayas (2007). Nel 2016 ha realizzato con Valérie Müller Polina, danser sa vie, adattamento cinematografico della celebre graphic novel di Bastien Vivès. Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il “Grand prix national de la danse” attribuitogli dal Ministero della cultura francese nel 1992, il “Benois de la danse” per Le Parc nel 1995, il premio “Victoire de la musique” per Roméo et Juliette nel 1997, e il “Globe de Cristal” per Blanche Neige nel 2009. È stato nominato Ufficiale delle Arti e delle Lettere, Cavaliere della Legion d’Onore e Ufficiale dell’Ordine al Merito. Nel 2014 gli sono stati conferiti il “Samuel H. Scripps Award” dell’American Dance Festival per l’insieme della sua opera e il “Grand Prix du livre audio” per la sua lettura in audiolibro di Elogio dell’ombra di Junichiro Tanizaki. È direttore artistico del Ballet Preljocaj, formato da 24 danzatori stabili. In collaborazione con la Francia in Scena, Institut français e Ambasciata di Francia.

Foto, Ballet Preljocaj Winterreise/© Jean-Claude Carbonne.