CODICE ROSSO, Unterberger: “Adesso si lavori sulla prevenzione e per la parità di genere”

“È un provvedimento importante fin dal nome, Codice Rosso, perché rende bene l’idea della corsia preferenziale che il sistema giudiziario deve dare alla violenza contro le donne. Voteremo a favore, anche se si poteva fare di più sul fronte della prevenzione.”
Così intervenendo in aula la senatrice della SVP e Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger.
“È positivo un provvedimento che obbliga il Pubblico Ministero ad ascoltare la vittima entro tre giorni. Nella mia esperienza, la cosa peggiore per una donna che ha denunciato è quando vede che non succede nulla. Ci sono dei casi in cui il Pubblico Ministero chiede addirittura l’archiviazione senza aver mai ascoltato la persona che ha denunciato.
Ma è importante anche la norma che obbliga la Procura ad informare la vittima sullo sviluppo del procedimento, in particolare sulla modifica delle misure di protezione o sulla scarcerazione dell’indagato.
Così come è significativa la norma sulla formazione delle forze dell’ordine e quella che collega la sospensione della pena a un percorso psicologico della persona condannata.
In Aula il Governo ha anche accolto un mio ordine del giorno, sottoscritto da tutte le forze dell’opposizione, sull’istigazione all’odio e alla discriminazione di genere che, purtroppo, ha trovato nelle Rete una straordinaria cassa di risonanza. Il Governo si è impegnato a contrastare questi fenomeni, pertanto come opposizione presenteremo un disegno di legge in questo senso.
Certo, sarebbe stato meglio farlo subito, perché questo tema è diventato urgente e perché la violenza fisica contro le donne ha alla base una violenza verbale e un clima culturale che bisogna assolutamente cambiare. Purtroppo per la maggioranza era più importante deliberare in tempi brevi un provvedimento incompleto che investire altro tempo per una legge più esaustiva.
Contestualmente a misure che incidono sul diritto penale, ci vuole l’introduzione di norme più efficaci per la parità tra i sessi nell’accesso alle cariche pubbliche, nel mondo del lavoro e sul fronte salariale, dove le donne guadagnano molto meno degli uomini a parità di mansione.
Bisogna cioè lavorare contro la disparità tra i sessi, perché la violenza contro le donne è sempre espressione della disuguaglianza tra i generi.
Bene quindi questa Legge, pur sapendo che altre misure e interventi dovranno seguire se davvero si vuole estirpare questa piaga sociale, e quindi il nostro augurio è che questo sia l’inizio di un vero e proprio percorso sul tema da parte del Parlamento.”

Foto, Julia Unterberger.  

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