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Bolzano. Variante alla SS12 e A22 in galleria, entrambe necessarie2 min read

31 Luglio 2019 2 min read

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Bolzano. Variante alla SS12 e A22 in galleria, entrambe necessarie2 min read

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“Chiediamo chiarezza sugli interventi infrastrutturali a lungo termine previsti dal Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Bolzano, in particolare sulla realizzazione della variante alla SS12 e della variante dell’A22 in galleria: entrambe sono state inserite nel PUMS, ma la prima non è presente tra le opere finanziate realizzabili e la seconda figura solo negli scenari evolutivi che si concretizzeranno dopo la durata decennale dello stesso Piano”. Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV. L’associazione ha depositato al Comune di Bolzano le osservazioni al PUMS, corredate dal sondaggio (in allegato) condotto tra gli associati illustrato il 17 luglio nel corso di una conferenza stampa.
“Riteniamo – prosegue Corrarati – che un’opera pensata tanti anni fa e che alleggerirebbe la città di una grossa fetta di traffico, come la variante alla SS12, già in fase avanzata di progettazione, non possa essere lasciata nel cassetto senza una riflessione adeguata. Bolzano ha bisogno di entrambe le soluzioni: la variante alla SS12 per snellire il traffico passante locale, la variante all’A22 per permettere alla città di rappropriarsi di spazi e qualità della vita inficiata dall’asse viario che incide pesantemente sull’inquinamento, costringendo i bolzanini, unici in Alto Adige, a subire i divieti di circolazione per veicoli Diesel, adesso gli Euro 3 e in futuro, temiamo, anche Euro 4 e Euro 5”.
Le osservazioni di CNA-SHV al Pums non si fermano qui. L’associazione sottolinea che, al momento, è previsto un solo provvedimento immediato: l’apertura sperimentale di viale Trento. Il Pums descrive così il quadro attuale della mobilità: il 30% degli spostamenti in auto, il 29% a piedi, il 26% in bicicletta, il 10% con i mezzi pubblici, il 5% in moto-scooter. Il risultato a regime del Pums prevede il 22% di spostamenti in auto, il 29% a piedi, il 26% in bicicletta, il 18% con i mezzi pubblici, il 5% in moto-scooter. “A fronte dei tanti interventi previsti – sottolinea Corrarati – la quota di riduzione delle auto sembra bassa, così come la crescita stimata dell’utilizzo dei mezzi pubblici appare modesta”.
È prevista la perdita di un cospicuo numero di parcheggi lungo le strade cittadine, che richiederà la programmazione di numerose piazzole di sosta per consentire ad artigiani e imprese di poter operare. Permangono dubbi sulla compatibilità dei cantieri del tram e di contestuali cantieri privati con il mercato di piazza Vittoria e di altre attività economiche. Manca il cronoprogramma definito. Manca un piano di misure per conciliare i cantieri con la viabilità esistente, in assenza di nuovi mezzi pubblici alternativi. È chiaro il quadro dei costi, 283,66 milioni complessivi, ma manca il quadro definito dei finanziamenti.
“Le nostre osservazioni – conclude il presidente Corrarati – sono spunti per migliorare il PUMS, lavoro comunque molto apprezzabile, e per dare certezza di mobilità alle imprese con un orizzonte temporale trentennale grazie a piccole e grandi opere da realizzare”.

Foto, Claudio Corrarati, presidente CNA-SHV.