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“Nonni per le città”, i pensionati CNA a disposizione per fermare il degrado e per il recupero degli spazi urbani

13 Giugno 2019

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“Nonni per le città”, i pensionati CNA a disposizione per fermare il degrado e per il recupero degli spazi urbani

“Il protocollo d’intesa, tra CNA e Anci, ‘Nonni per le città’, ha l’ambizione di contribuire a quel lavoro di cucitura delle relazioni che fanno delle nostre città, delle comunità. In questo delicatissimo ruolo che i sindaci già assolvono, per dovere di mandato e con passione, i concittadini con più anni sulle spalle possono essere alleati preziosi. Anche e proprio in un dialogo opportuno e fecondo con i più giovani”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, in occasione della firma del protocollo con il presidente di CNA Pensionati nazionale, Giovanni Giungi, nel contesto della XXII Festa Nazionale della categoria, in corso di svolgimento al Gran Valentino – Calenè Village di Castellaneta Marina (TA) con 650 pensionati associati. La delegazione del Trentino Alto Adige è guidata dal presidente Arrigo Simoni e dal segretario Pino Salvadori.
“Il documento firmato – spiega il presidente regionale di CNA Pensionati, Arrigo Simoni – avvia una collaborazione per mettere in campo interventi di amministrazione condivisa e partecipata in collaborazione con la popolazione più anziana. Cura e rigenerazione dei beni comuni, contrasto al degrado e recupero dello sviluppo degli spazi urbani sono gli obiettivi al centro del protocollo che ha lo scopo di investire sul concetto di cittadinanza promuovendo un invecchiamento attivo della popolazione e la trasmissione del saper fare artigiano”.
Nei Comuni italiani saranno promossi progetti da portare avanti insieme, CNA pensionati e amministratori locali, per sperimentare buone prassi che, con il contributo di Anci, possano propagarsi di città in città. A Bolzano i contatti sono già in fase avanzata e ci sono diversi artigiani pensionati disposti a partecipare, mettendo sul piatto le competenze maturate in decenni di attività.
“Vogliamo rappresentare un presidio attivo sul territorio in termini sia culturali che sociali – spiega Simoni – una presenza che possiamo far valere, nei parchi, nelle piazze ma anche accanto al grande patrimonio di beni culturali di cui è ricco il nostro Paese. Il mondo dell’artigianato e delle Pmi, infatti, intende dare il proprio contributo su molti fronti: il mantenimento e la riqualificazione urbana, per esempio, oppure l’esperienza del ruolo di sentinelle dei beni culturali. Ci piacerebbe anche coinvolgere le scuole nell’ottica della trasmissione dei saperi fra anziani e giovani con il progetto ‘Fra generazioni’ che sta avendo successo in tutta Italia”.