A queste e ad altre domande risponde lo studio promosso da Angelo Gennaccaro su 500 giovani del capoluogo. “Una città per i giovani”, una ricerca di un anno con questionari, innumerevoli incontri anche nelle scuole per rilevare le richieste, i bisogni e le risorse del mondo giovanile, per indagare il mondo giovanile con un percorso partecipato, coinvolgendo numerose realtà territoriali pubbliche e del privato sociale dei giovani in età compresa tra i 15 e i 25 anni. Gli indirizzi e le azioni, elaborate all’interno di questo studio, saranno tradotti in una seconda fase in progetti concreti da realizzare nel prossimo triennio.
“Gli avvenimenti della cronaca a livello locale -ha detto l’Assessore Gennaccaro nel corso di una conferenza stampa questa mattina – tendono a mostrare un quadro giovanile negativo, enfatizzano una realtà di giovani consumatori di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti, di giovani dediti ad atti di vandalismo e bullismo all’interno di baby gang e non solo, giovani attaccati allo schermo della televisione e agli smartphone, disconnessi dalla realtà che li circonda, giovani annoiati e senza prospettive future.
“Così non è, – afferma con convinzione Gennaccaro- dallo studio che ha impiegato lo spazio temporale di oltre un anno l’Amministrazione comunale intende ascoltare le esigenze dei giovani e osservare le immagini dalla fotografia che ne è emersa. L’Amministrazione comunale vuole ora potenziare l’offerta di occasioni in cui i giovani possano dimostrare di essere cittadini attivi e promotori di principi e valori positivi, mettendo in evidenza gli aspetti positivi connessi con la loro età. Per questo è importante ora delineare un sistema di interventi dedicati ai giovani della città, pianificandoli con il loro coinvolgimento diretto e degli stakeholders che a vario titolo lavorano con e per i giovani”.
Come hanno sottolineato i curatori dello studio Silvia Recla (Ripartizione Servizi alla Comunità Locale) , Mattia Testini (Ufficio Famiglia Donna e Gioventù) ed il direttore del’Ufficio Famiglia, Donna e Gioventù Stefano Santoro, Il Comune e in generale le istituzioni, sono generalmente percepite dai giovani come lontane dai loro riferimenti di vita quotidiana. L’amministrazione comunale ha dunque voluto avvicinarsi ai giovani e a chi lavora con e per loro quotidianamente, e valorizzarli, invitandoli a partecipare come esperti del settore alla co-progettazione delle politiche giovanili.
“Questo invito è stato accolto in maniera positiva; è stata un’occasione per essere ascoltati e per provare a progettare insieme una città a misura di giovane. Nel delineare questo documento è stata dunque data concretezza a concetti come cittadinanza attiva, impegno sociale e partecipazione alla politica del territorio. Inoltre, l’amministrazione comunale ha voluto dare un segnale importante alla cittadinanza, e cioè che il contributo individuale può portare al cambiamento del mondo circostante”.
Lo studio che rientra nel programma di ricerca dell’Osservatorio per le Politiche Sociali e la Qualità della Vita del Comune di Bolzano, è stato realizzato con la collaborazione dell’Ufficio Giovani e dell’Ufficio Statistica e Tempi della Città e la supervisione di esperti dell’Eurac Research. Durante l’analisi sono state individuate ed indagate sette aree tematiche: tempo libero, luoghi di aggregazione informale, centri di aggregazione giovanile, impegno sociale, beni comuni, sfide e paure, giovani e disagio, per ognuna delle quali sono state presentati indirizzi e proposte di azioni.
Foto, da sx: Silvia Recla, Mattia Testini, Angelo Gennaccaro e Stefano Santoro
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