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Alto Adige. Credito alle imprese, ulteriore calo nei primi mesi del 2019

15 Giugno 2019

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Alto Adige. Credito alle imprese, ulteriore calo nei primi mesi del 2019

“La liquidità è necessaria per l’ordinaria attività ed energia delle nostre aziende. Energia che viene sempre meno. È come una lampadina che ogni giorno, pur se accesa, perde di potenza, al punto da non riuscire più a far luce”. Lo afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA Trentino Alto Adige.
“Anche nei primi mesi 2019 – spiega il presidente regionale – il credito è stato avaro nei confronti delle imprese. Registriamo l’ennesima diminuzione del credito erogato dalle banche al sistema produttivo”. A fotografare questa debacle è il Rapporto banca e moneta della Banca d’Italia, dal quale emerge un calo dei prestiti alle società non finanziarie pari allo 0,6%, lo stesso calo di marzo.
Tra la fine del 2011 e marzo 2019, lo stock di credito bancario alle imprese è diminuito di circa 250 miliardi, oltre un quarto del totale. Solo nei primi tre mesi di quest’anno, il calo è stato di 15 miliardi, poco meno del 2%, tra gennaio e marzo.
“Un’accelerazione che non può non preoccupare – afferma Corrarati -. Ancora più preoccupante è la constatazione che le strade dell’andamento dei prestiti al sistema produttivo e del prodotto interno lordo si sono divaricate. Alla crescita, sia pure risicata, del Pil si contrappone l’arretramento consistente dei prestiti. Ma senza credito non ci sono investimenti, non si cresce, non si compete. Tanto più in un sistema, come quello italiano e del Trentino Alto Adige, ancora dipendente dal credito bancario, in assenza di concrete alternative al credito tradizionale”.
“Ogni volta che si parla di mancanza del credito – prosegue il presidente di CNA – sembra di sentire qualcuno che si lamenta per un male che non esiste. È sbagliato pensare che le nostre aziende si lamentino per un non problema. I dati parlano chiaro: in 8 anni abbiamo perso una quantità incredibile di credito che si traduce in chiare difficoltà giornaliere di gestione dell’ordinaria attività. Si è arrivati al punto che alcune ditte, anche nel nostro territorio, per poche migliaia di euro di richiesta di credito, sono costrette a rivolgersi alle cooperative di garanzie per chiedere garanzie aggiuntive a favore degli istituti di credito, che in questo modo nulla rischiano”.
Corrarati conclude: “Dobbiamo essere partner della crescita e non antagonisti. La soluzione per un’agevole accesso al credito anche da parte delle micro e piccole imprese è necessaria e urgente”.