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Letteratura&Sport: Italia non qualificata ai Mondiali di calcio?

22 Maggio 2019

Letteratura&Sport: Italia non qualificata ai Mondiali di calcio?

In attesa della “giovine Italia” del “Mancio” agli Europei 2020 che in parte si giocheranno in Italia, viaggiamo con la fantasia della Letteratura…

La letteratura italiana scende in campo…da campionessa del Mondo

Squadra:

Italia in Formazione tipo: 3-4-1-2

Portiere: Guido Cavalcanti, “come cavaliere disdegnoso e solitario, tutto volto alla meditazione filosofica”, lo descrivono cosi i contemporanei; i portieri sono sempre un po’ s…oli , meditano mentre gli altri corrono : il ragno fiorentino, plastico.

Centrale: Giosuè Carducci; ”il Carducci utilizza una lingua rigida, colta e legata alla tradizione latina, una lingua che comunque arriva al cuore, perché narratrice di ricordi e memorie d’infanzia”. Patriota convinto, uno dei monumenti della letteratura italiana; un centrale tecnico ma che bada al sodo: muraglia (italiana).

Centrale: Giovanni Pascoli; “decadente, malinconico, avvolge i pensieri tra una riga e l’altra delle sue poesie e verso dopo verso commuove” scoperto dal Carducci, pilastro della letteratura italiana a cavallo tra ‘800 e ‘900; un centrale dal cuore grande, ci mette il piede quando la palla sembra in rete: gladiatorio, cuore e gamba.

Centrale: Ugo Foscolo; “preromantico e principe del neoclassicismo, nato a Zante, figura errante della nostra letteratura, idealista convinto, gran patriota (poi deluso). Impossibile per uno studente non amarlo, coinvolge ed emoziona con la propria vitalità, eterno giovane; il classico difensore che galoppa tra difesa e attacco macinando infiniti chilometri: maratoneta con quattro polmoni.

Ala: Giacomo Leopardi; “L’infinito spalanca le porte del cuore del lettore, l’emozione di quei versi rendono il Leopardi immortale, non si è più gli stessi dopo aver assaporato i versi leggiadri di questo capolavoro” ; fuoriclasse assoluto nonostante il fisico minuto, ala che salta l’uomo e punta la porta , in una parola : infinito…

Centrocampista Centrale: Giovanni Verga; “il suo verismo ci regala uno spaccato dell’Italia del tempo, descritta con semplicità, chiarezza e dedizione “onesto gregario di centrocampo, instancabile, ha polmoni per tutti e recupera infiniti palloni: guerriero dai piedi d’oro

Centrocampista Centrale: Alessandro Manzoni; ”I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana, rimane l’opera che ogni italiano conosce e con cui s’identifica. Manzoni ci mette allo specchio e ci fa capire chi siamo, questo romanzo sarà fondamentale anche per la nostra Unità”; il classico regista dai piedi fatati, a volte un po’ timido, ma sempre determinante con le sue illuminazioni: metronomo di lusso.

Ala: Francesco Petrarca; “imparò a guardare alle cose da un punto di osservazione che trascendeva i localismi ed i regionalismi italiani per diventare il punto d’osservazione della Cultura in quanto tale” , Asor Rosa lo descrive cosi, moderno e mentalmente proiettato al di fuori dell’allora regionalismo stagnante italiano, fu il “padre spirituale “dell’umanesimo, recuperando i classici sepolti, inaugurò in Italia ed Europa una nuova epoca culturale, che stravolse i vecchi assetti, proiettandoli verso la modernità ; fuoriclasse assoluto, altra ala che salta sistematicamente l’uomo e fornisce valanghe di assist per la testa degli avversari : funambolo.

Fantasista: Gabriele D’Annunzio: “memento audere semper” il suo motto, ovvero “ricordati di osare sempre”. Osannato da molti, odiato da altrettanti, il Vate bizzoso sarà sempre sulla bocca di tutti. Avanti tre passi rispetto alla società del tempo, con ”Il piacere” internazionalizza la letteratura italiana e la rende spendibile all’estero. Sempre in movimento, frenetico quanto geniale, a lui dobbiamo la parola “tramezzino”, oggi nel linguaggio corrente, a lui dobbiamo “beni culturali”. Ha il grande merito di far entrare la cultura italiana, fino a quel momento molto provinciale, nell’alveo europeo, di conseguenza mondiale; il fantasista dai colpi di genio, da solo può farti vincere una partita, ma allo stesso tempo può influenzarla negativamente. Nonostante il carattere particolare di lui non si può fare a meno: indispensabile.

Punta: Luigi Pirandello, Nobel alla Letteratura nel 1934, anche lui come D’Annunzio ha il merito di esportare la nostra letteratura all’estero, dove infatti risulta tutt’oggi uno dei nostri letterati più conosciuti; il classico attaccante che segna in ogni dove: internazionale.

Punta: Dante Alighieri, senza di lui non ci sarebbe stata la lingua italiana. Il primo a credere nel volgare e rendere la nostra cultura più accessibile a tutti, la letteratura italiana deve a quest’uomo gran parte del suo prestigio. La Divina Commedia è l’opera letteraria italiana più conosciuta al mondo e anche la più tradotta, senza di lui l’Italia sarebbe tutt’altra squadra, campionissimo, umile, al servizio dei compagni: fuoriclasse.

Allenatore: Publio Virgilio Marone: il primo grande poeta italico, l’Eneide è un capolavoro di metrica. Per fortuna i suoi discepoli ebbero l’accortezza d’ essere disubbidienti, alla morte del poeta infatti non distrussero il poema come Virgilio aveva ordinato. Vero che fu intellettuale di regime (quello augusteo), ma il suo talento non si può discutere, influenzò Ottaviano su molte decisioni politiche ed economiche. Nel Medioevo fu apprezzato e studiato, può rappresentare la congiunzione tra letteratura antica (ovvero la latina) e quella rinascimentale italiana; il classico allenatore un po’ rigido, che comprende nel profondo i propri giocatori, alla tattica preferisce i rapporti umani che triplicano le forze in campo: saggia guida.

Nota: ho deciso un po’ per gioco, un po’ per passione in verità, d’immaginare i letterati italiani schierati come una vera e propria squadra di calcio. So di averne tralasciati molti. La nostra letteratura ha talmente tanti fenomeni che è impossibile inserirli tutti, gli esclusi quindi mi perdonino. Unire il calcio alla letteratura a molti può sembrare blasfemia e far storcere il naso, forse a ragione, ma credo che il messaggio lasciatoci da questi grandi uomini sia invece di divulgazione. Dante ha speso una vita intera per divulgare le proprie idee ad esempio, rischiando la vita. Le vite, le opere e le azioni di questi uomini vanno trasmesse a tutti, giovani in primis. Ci si può appassionare anche solo giocando con la fantasia.

Vicedirettore di Buongiorno Suedtirol e responsabile di BsEvents&Style. Si occupa di marketing e pubblicità per la testata. Giornalista, scrive d’economia, esteri, politica locale e nazionale. Fondatore di BsEvents&Style.