Latte Montagna Alto Adige-Mila stila il bilancio, presentando un fatturato record per l’esercizio 2018

Confermato il presidente Joachim Reinalter.

Latte Montagna Alto Adige-Mila chiude con ottimi risultati l’esercizio 2018, registrando un fatturato record e un quantitativo di latte impiegato per la trasformazione in prodotti più elevato di sempre. Con un ambizioso programma d’investimento, la cooperativa vuole garantire qualità e crescita costante negli anni a venire.

Con 198,5 milioni di kg (+1,18%) i quantitativi dei conferimenti di latte sono rimasti stabili, mentre sono aumentati quelli di latte trasformato in prodotti di qualità, tanto da stabilire un nuovo primato: sono stati lavorati complessivamente 175 milioni di kg, ovvero circa il 90% del latte crudo. “Un picco storico dei quantitativi di lavorazione, del quale siamo fieri”, ha commentato oggi il presidente Joachim Reinalter, durante l’assemblea generale nella sede di Latte Montagna. L’obiettivo di aumentare i quantitativi per la lavorazione e di ridurre gli scarti di latte è stato ovviamente raggiunto. Solo il 5% circa dei quantitativi di latte ha dovuto essere smerciato come latte non lavorato: un record storico, anche questo, per Latte Montagna. Il latte restante è stato fornito alle altre latterie altoatesine, che non riescono a coprire il loro fabbisogno, come l’azienda affiliata Stella Bianca.

Si sono sviluppate positivamente anche le quantità smerciate delle varie categorie di prodotti. Così tanto yogurt (61,7 milioni di kg, +4,6%) e formaggi da taglio (4,3 milioni di kg, +2%) non erano stati mai prodotti prima nella storia della cooperativa. La produzione di formaggi freschi è cresciuta addirittura del 17%, mentre quella di burro e mascarpone è rimasta stabile. Dopo anni di calo nel consumo di latte fresco, si è registrato un aumento, all’incirca dell’1%, nelle vendite, che si attestano a 13,5 milioni di kg. Un risultato ascrivibile anche all’introduzione sul mercato, nel 2017, del latte fieno. “Un prodotto predestinato all’Alto Adige, in quanto zona di montagna, e che permette di generare un elevato valore aggiunto”, ha affermato il direttore Robert Zampieri. Per la produzione di latte fieno, gli allevatori ricevono una maggiorazione.

Complessivamente, nel 2018, Latte Montagna Alto Adige-Mila ha venduto 120,6 milioni di kg di prodotti (+2,2%), stabilendo un nuovo record di fatturato netto, pari a 223,5 milioni di euro (+3,2%). Il prezzo medio di liquidazione ai 2.500 fornitori di latte è stato leggermente aumentato, di quasi mezzo cent/kg, a 0,544 euro/kg, IVA inclusa.
Con 21 milioni di euro (+9,7%), anche “Stella Bianca”, l’azienda lombarda di lavorazione del latte specializzata nella produzione di formaggi freschi, affiliata al 100% a Latte Montagna, ha registrato un aumento considerevole dei ricavi netti (+9,7%).

Con una quota crescente di prodotti lavorati e le vendite in aumento, Latte Montagna ha raggiunto, in parte, i propri limiti di capacità nel 2018. Per rimanere in una posizione strategica anche in futuro, assicurando una crescita costante, nell’esercizio in rassegna si è proseguito con l’ampliamento e la modernizzazione degli stabilimenti di Bolzano e Brunico, che prevedono un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro. Nella sede di Brunico, entro l’autunno, verrà realizzato uno dei più moderni magazzini per lo stagionamento del formaggio, senza il quale non sarebbe quasi più sostenibile il continuo aumento nella distribuzione di formaggi, soprattutto verso il mercato tedesco. A Bolzano si stanno potenziando diversi settori, soprattutto quelli di produzione dello yogurt e il reparto logistica, per una cubatura di 23.000 metri cubi.
“Conseguire un buon prezzo del latte non è il nostro unico scopo: in primo luogo, vogliamo garantire ai nostri soci e alle future generazioni un’impresa moderna, sana e orientata al futuro”, ha asserito il direttore Robert Zampieri.

Oltre alla modernizzazione strutturale degli stabilimenti di Bolzano e Brunico, Latte Montagna punta a rafforzare la sua attenzione alla qualità e al costante aumento degli standard qualitativi, nonché a vendere prodotti sempre nuovi e innovativi. “Dobbiamo differenziarci in un mercato altamente competitivo e riconfermarci anno dopo anno”, ha commentato Zampieri. Latte biologico e latte fieno, una produzione casearia più naturale possibile, un minor quantitativo di zucchero e aromi nello yogurt, ma anche materiali di confezionamento ecologici, sono i presupposti necessari per ottenere un profilo più sostenibile agli occhi dei consumatori. Per esempio, Latte Montagna-Mila ha portato sul mercato italiano il latte fieno con la più lunga durata di conservazione (23 giorni), e lo ha fatto con una delle confezioni più ecosostenibili, composta dall’80% di materie prime rinnovabili.
Il bistro di Bolzano, inaugurato due anni fa, è diventato un considerevole “biglietto da visita” e un punto di riferimento, frequentato quasi quotidianamente dai clienti.

Decisivi per il successo della cooperativa sono i collaboratori: Latte Montagna-Mila ne conta attualmente 450. Durante l’assemblea generale, Zampieri ha fatto riferimento alla crescente carenza di manodopera qualificata in Alto Adige, che si ripercuote anche sul settore lattiero-caseario; si osserva, infatti, che i lavoratori specializzati diminuiscono, mentre aumentano quelli che vanno in pensione. “Abbiamo soprattutto bisogno di specialisti, perché oggi un caseificio funziona secondo procedure estremamente delicate e complesse”, ha rilevato Zampieri. Sarebbe pertanto auspicabile una scuola di formazione professionale in Alto Adige, richiesta che Latte Montagna-Mila ha già fatto presente all’assessore provinciale all’economia Philipp Achammer.

In occasione dell’assemblea generale sono stati nominati nuovamente il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale, i cui membri erano già stati eletti durante le assemblee parziali nei vari circondari. Il presidente Joachim Reinalter e il vicepresidente Alfred Pobitzer sono stati confermati nelle loro cariche, così come i membri del consiglio di amministrazione Josef Pichler, Franz Josef Nussbaumer, Paul Stolzlechner, Martin Feichter, Jakob Gartner, Michael Treyer, Klaus Rabensteiner e Siglinde Pircher. Sono stati eletti per la prima volta Martin Deval, Peter Pörnbacher, Dietmar Zelger e Herbert Schütz, mentre non si sono ricandidati Josef Paul Videsott, Anton Zingerle, Albert Mittermair e Karl Renner, ringraziati dal presidente Reinalter per il loro impegno pluriennale in seno al consiglio.
Riguardo al collegio sindacale, sono stati confermati Richard Moser in veste di presidente e i membri Josef Auer e Michael Palla.

Durante l’assemblea generale, Franz Innerbichler, dell’azienda Götschhof di Predoi, è stato insignito da Latte Montagna Alto Adige-Mila del titolo di “miglior fornitore di latte 2018”, attestato da una pergamena.

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