Laives. Tavola Rotonda “Accogliere come famiglia: percorsi e nuove azioni

Ieri mattina presso la Comunità Murialdo di Laives si è svolta la Tavola Rotonda riguardante il tema dell’Accoglienza famigliare. Il moderatore è stato il dott. Paolo Rebecchi presidente della Comunità Murialdo del Trentino Alto Adige. L’incontro è stato introdotto dal responsabile dell’Area residenzialità della Comunità Murialdo T.A.A. dottor Mosè Mora che ha anche letto i saluti inviati dall’assessore alla Famiglia della Provincia di Bolzano Waltraud Deeg e di Paolo Valente direttore della Caritas. A seguire vi è stato il saluto dell’assessore alle politiche per la famiglia del Comune di Laives Claudia Furlani.
La Tavola Rotonda aveva l’obiettivo principale di presentare il percorso “FAMIGLIE ACCOGLIENTI INSIEME – laboratorio dialogico” realizzato quest’anno dalla Comunità Murialdo che ha sentito l’esigenza e l’urgenza in questo periodo storico, di progettare questo progetto, mettendosi in gioco in prima persona con la propria esperienza e competenza. La motivazione che ci ha spinti è stato il credere, nonostante tutto, che l’unione fa la forza, che è importante essere all’interno di una rete di famiglie che diventi sostegno reciproco e forza promotrice di cambiamento, per alimentare e sostenere la cultura dell’accoglienza familiare, per ricordare che c’è una legge nazionale che dà valore e significato a tutto ciò.
I referenti del progetto hanno illustrato ai presenti, nel dettaglio il percorso svolto con le famiglie. Il percorso si è rivolto alle famiglie che già vivono o che vorrebbero vivere un’esperienza di accoglienza di minori e si è proposto di:
• Promuovere l’accoglienza familiare
• Mettere in rete le famiglie che vivono concretamente l’esperienza dell’accoglienza
• Sostenere le famiglie accoglienti e condividere con loro la quotidianità
• Sensibilizzare la cittadinanza al tema dell’accoglienza
• Offrire un luogo in cui poter essere informati e accompagnati nel percorso per diventare una famiglia accogliente
• Essere interlocutori credibili dell’Ente pubblico per poter far crescere insieme questo fondamentale servizio.”

Una proposta concreta: IL LABORATORIO DIALOGICO
È stato proposto un Laboratorio dialogico in cui le famiglie interessate potessero ricercare assieme le risposte ai nuovi bisogni che emergono dal vivere l’accoglienza familiare. Ci piace pensare ad un’accoglienza possibile, ad una speranza che si può costruire rendendola concreta con gesti e scelte quotidiane. Un laboratorio in cui, con l’aiuti di facilitatori esperti, potessero trovare il sostegno adeguato affinché l’esperienza dell’accoglienza potesse essere un’opportunità concreta di crescita per tutti i componenti del nucleo familiare. La metodologia usata è stata quella del laboratorio dialogico tanto cara a Paulo Freire pedagogista internazionalmente riconosciuto, secondo cui l’esperienza di ognuno può diventare strumento per tutti. L’incontrarci nella riflessività ha permesso al gruppo di riscoprire la bellezza dell’altro, degli incontri, dell’opportunità che la fragilità custodisce, di conoscere strumenti “professionali”, che possono accompagnare e sostenere nella fatica del quotidiano, nella frustrazione e solitudine in cui spesso ci si ritrova ma che si attenuano se sono condivise. Ciò che ha motivato questo percorso non sono stati sentimenti di rivendicazione ma di apertura al dialogo, la ricerca di buone prassi da trovare assieme e condividere poi con le istituzioni e la rete dei servizi.
La Tavola Rotonda si è conclusa con un confronto tra i diversi stakeholders invitati: la dott.ssa Petra Frei direttrice dell’Ufficio Provinciale per la tutela dei minori e l’inclusione sociale, la dott.ssa Licia Manzardo e la dott.ssa Serena Bergesio dirigenti dell’area minori dell’Azienda Servizio Sociali di Bolzano e le famiglie affidatarie ovviamente. Dal confronto esce chiara la necessità di istituire un tavolo permanete tra l’ente pubblico e il privato sociale per progettare e realizzare azioni sinergiche che possano rilanciare e sostenere adeguatamente l’accoglienza famigliare sul nostro territorio.
Il progetto “FAMIGLIE ACCOGLIENTI INSIEME – laboratorio dialogico” proseguirà anche nella prossima annualità, anche grazie al sostegno da parte della Caritas. L’obiettivo sarà quello di porsi sempre più quale punto di riferimento per il nostro territorio, ed in stretta collaborazione con tutti i portatori d’interesse, per l’attivazione e il rafforzamento dell’accoglienza famigliare.

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