Dopo le dimissioni del vicecancelliere Heinz-Christian Strache, oggi il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha proposto al presidente della Repubblica austriaca Alexander Van der Bellen la destituzione del ministro degli interni Herbert Kickl. Come ricorda Kurz, Kickl nel periodo in cui si verificarono i fatti legati al video compromettente in cui Heinz-Christian Strache promise favori a una presunta ereditiera russa vicina a Putin, era segretario generale della FPÖ, pertanto anche responsabile per i flussi di denaro al partito. Secondo Kurz, Kickl avrebbe mostrato un assoluto disinteresse circa il video girato ad Ibiza e per questo motivo avrebbe proposto al Capo dello Stato la destituzione del ministro degli interni in capo alla FPÖ, riporta la “Wiener Zeitung”.
Come reazione pare che tutti i ministri del governo appartenenti al partito di estrema destra FPÖ vogliano lasciare l’esecutivo. Non è escluso che segua una mozione di sfiducia nel Nationalrat (Parlamento) contro Kurz. In ogni caso Van der Bellen per garantire la stabilità dell’Austria fino alle elezioni anticipate in settembre, intenderebbe sostenere Kurz nella nomina di tecnici che possano subentrare in caso di rinuncia dei ministri legati a Kickl. Ciò che in un primo momento sembrava grave, ma non gravissimo, ora pare persino disastroso per l’Alpenrepublik.
Foto, Herbert Kickl.
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