Attualità. Fuori Altaforte dal Salone del libro, soddisfatti Chiamparino e Appendino

Rescisso il contratto con Altaforte, la Casa editrice vicina a CasaPound, apre oggi il Salone del Libro di Torino. Ieri mattina la sindaca di Torino Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino avevano presentato un esposto alla Procura nei confronti di Francesco Polacchi, il fondatore di Altaforte, per valutare se sussistessero i presupposti per il reato di apologia di fascismo. Al centro la frase come “io sono fascista”, pronunciata nei giorni scorsi dall’editore. Anche la notizia che era circolata riguardo alla probabile presenza del ministro dell’Interno Matteo Salvini che avrebbe presentato il suo libro-intervista “Io sono Matteo Salvini” aveva scaldato gli animi. Nei confronti di Altaforte la Procura ha aperto subito un’inchiesta, evidentemente con tempi troppo stretti per giungere ad una presa di posizione della Magistratura.
Riunione sofferta degli organizzatori del Salone quella di ieri per chiedere la rescissione del contratto di Altaforte con il Salone di Torino.
Halina Birenbaum, 90 anni, sopravvissuta ad Auschwitz, scrittrice, poetessa, traduttrice e attivista, nata a Varsavia, residente ora in Israele, aveva declinato l’invito a Torino vista la presenza di Altaforte. “Era inimmaginabile avere una testimone della storia come lei, fuori dal Salone e Altaforte dentro”, dice la prima cittadina di fronte alla possibilità che la scrittrice tenesse la sua lezione agli studenti davanti ai cancelli del Salone.

“Di fronte alla decisione delle Istituzioni, che è un atto politico, noi come organizzatori siamo meri esecutori” dice Silvio Viale, presidente dell’Associazione «Torino. La città del libro» che si occupa dell’organizzazione della manifestazione”.

Altaforte annuncia battaglia. “Abbiamo pagato, faremo causa e, ovviamente, la vinceremo” afferma Francesco Polacchi, indagato per apologia di reato.

Nei giorni scorsi in segno di dissenso per la presenza di Altaforte, personalità come Carlo Ginzburg e altri scrittori di fama avevano annunciato che non sarebbero stati presenti alla kermesse. Adesso torneranno. “I nazisti stanno a casa e quindi ci vediamo al Salone di Torino” scrive su Twitter lo scrittore Zerocalcare.

 

Foto, Sergio Chiamparino (Photo@Regione Piemonte)

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