Alto Adige. Servizi postali, aumentano i costi, raddoppiano i tempi di consegna, rilevazione CTCU

Severo il giudizio di Walther Andreaus, direttore di CTCU

I tempi di consegna del servizio postale in Alto Adige sono più che duplicati in cinque anni mentre i costi di spedizione sono aumentati del 57%. Questi i risultati dell’indagine effettuata dal CTCU, Centro tutela consumatori Utenti, nella scorse settimane il. È stata inviata una lettera ai Comuni altoatesini e ai Centri civici di Bolzano, con l’invito a volerla restituire alla sede del CTCU, indicando sia la data di ricezione che quella di spedizione della stessa. Si sono così potuti rilevare i tempi che una lettera impiega ad arrivare a Bolzano da un altro Comune e viceversa. L’ultimo rilevamento di questo tipo era stato effettuato nel 2014 e il tempo medio di consegna era risultato di 2,7 giorni. Scopo dell’indagine quello di capire i recenti ritardi nelle procedure di consegna di lettere e corrispondenza in genere. Dall’analisi emergono particolari ritardi per le spedizioni dalla periferia verso il capoluogo altoatesino. I comprensori nei quali il problema si presenta in maniera significativa sono quelli della Val Venosta e del Burgraviato, dove si arriva a punte di 18 giorni lavorativi per la consegna di una lettera inviata in direzione Bolzano. Non che per gli altri comprensori vada meglio. Anche Val Pusteria, Salto-Scilliar e Oltradige-Bassa Atesina registrano tempi medi di consegna che si attestano fra i 9 e i 10 giorni circa. All’aumento dei tempi di consegna, rileva CTC , si accompagna  l’aumento delle tariffe postali. Infatti dai 70 centesimi del 2014 per un normale francobollo siamo passati ad 1,10 € nel 2019. Quindi ricapitolando: costi di spedizione aumentati del 57% e i tempi medi di consegna aumentati del 126%.
Anche la politica di accentramento dei siti di smistamento della posta ha peggiorato il servizio: una lettera che viene spedita, ad esempio, da Merano a Bolzano finisce nel centro di smistamento postale di Verona e, da lì, poi rispedita a Bolzano!

Severo il commento del direttore del CTCU, Walther Andreaus: “Il nuovo modello di recapito delle poste italiane sta causando un notevole malcontento tra i cittadini e anche tra il personale postale altoatesino. La Giunta provinciale non dovrebbe sborsare neppure un euro a Poste italiane per un servizio non conforme alle norme europee. I soldi delle tasse sarebbero, in questo caso, davvero investiti in malo modo e l’Alto Adige potrà giustificare una partecipazione ai costi di tale servizio solo quando si raggiungeranno standard migliori di quelli stabiliti a livello nazionale.”

 

 

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