Teatro Zandonai esaurito per Gala-concerto.
“La Fondazione Lucarelli-Irion” – ha spiegato la presidente Vivian Jourdan – “è nata nel 2006 su un progetto suo e di suo marito René Irion nel ricordo di Paolina Lucarelli-Irion (sua prima moglie). La Fondazione intende occuparsi di Oncologia Pediatrica, sostenendo la ricerca, fornendo informazioni utili agli interessati, aiutando i bambini ammalati di cancro, supportando le loro famiglie”.
Il Gala-Concerto, organizzato da Marvi Zanoni per l’inaugurazione della sede roveretana della Fondazione Lucarelli-Irion (C.so Bettini, 1), è stato ancor più festoso e coinvolgente delle previsioni. Dalle accattivanti introduzioni all’ascolto della Zanoni e di Giuseppe Calliari alle ottime proposte musicali in programma, tutto ha contribuito a conquistare e a mantenere viva e costante (per ben due ore di spettacolo) l’attenzione calorosa e attenta del pubblico.
Primo ad esibirsi, il Magdalene College Choir dell’Università di Cambridge, molto ben diretto da Graham Walker, si è distinto per compostezza e perfetta aderenza allo stile degli autori eseguiti.
Sul palcoscenico si è quindi presentato il Sestetto delle Metamorfosi: il giovane ensemble, sotto la guida del pianista Francesco Maria Moncher, ha proposto l’interessante e impegnativa Ouverture su temi ebraici di Prokofiev.
Accompagnato dalla grande Orchestra “I Filarmonici di Trento” diretta dal M° Alessandro Arnoldo, si è presentato, infine, il giovane e talentuoso violinista Teofil Milenkovich per il Concerto per violino e orchestra di Tchaikowskij.
Teofil Milenkovich, bravo tecnicamente e già pienamente maturo dal punto di vista interpretativo, con un ricco ventaglio di sfumature ha conquistato ancora una volta il pubblico dello Zandonai.
Il Concerto per violino e orchestra di Tchaikowskij contiene passi fra i più difficili e spettacolari del violinismo post-paganiniano: Teofil ne ha dominato con un travolgente dinamismo gli slanci ritmici, irruenti e appassionati del primo e del terzo movimento, e ci ha trasportati con una sincerità commovente nell’intimismo del secondo tempo.
Ottima la prestazione dell’Orchestra e del suo bravissimo direttore, il M° Alessandro Arnoldo, che hanno saputo assecondare il solista con grande affiatamento e perfetta sintonia.
Dulcis in fundo, per ringraziare degli applausi scroscianti, Teofil Milenkovich è tornato sul palcoscenico accompagnato dalla violoncellista Matilde Agosti per una stupenda versione per duo della Passacaglia di Haendel-Halvorsen: una summa di difficoltà per tutti i gusti, dominata dai due giovani talenti con padronanza dello strumento, intonazione precisa, suono rotondo.
Stupendo finale per un grande e riuscitissimo Gala!
Foto, Teofil Milenkovich/c-Renato Pezzato.
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